Poteva avere conseguenze gravissime la rapina che si è consumata ieri sera a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, dove una ventina di malviventi sono entrati in azione nel caveau dell’Ivri. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, il piano sarebbe stato studiato a tavolino. Per bloccare la viabilità e impedire i ladri hanno utilizzato delle strisce chiodate distese per terra e hanno incendiato alcuni mezzi pesanti.
Una volta sul posto, secondo quanto informa Chieti Today, i malviventi avrebbero cominciato a sparare dei colpi di mitra. Mentre accadeva tutto questo, dall’altra parte dello stabile dell’Ivri è entrato in azione un escavatore che ha sfondato il muro di cinta penetrando quindi nell’area di pertinenza dell’azienda dirigendosi verso la zona dove vengono smistate le banconote, prima che vengano introdotte appunto nel caveau.
Nessun ferito
Il colpo è stato davvero grosso e i malintenzionati pare siano riusciti a fuggire con diversi sacchi contenenti denaro. All’arrivo delle forze dell’ordine, che è stato immediato, i ladri hanno esploso altri colpi d’arma da fuoco. Un miracolo che nessuno sia rimasto ucciso o ferito nella bagarre scatenata dai banditi.
Diverse auto in transito nella zona hanno bucato gli pneumatici a causa delle strisce chiodate lasciate sulla carreggiata. I dipendenti in servizio presso il caveau dell’istituto di vigilanza sono rimasti sotto shock per quanto avvenuto, mentre 4 addetti alla sicurezza hanno riportato un trauma psicologico per stress post traumatico.
Una violenza inaudita quella utilizzata dai rapinatori per portare a termine il colpo, che è stato improvviso e fulmineo. “Sembra il far west. Qui non era mai accaduta una cosa del genere” – così ha commentato il sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, subito dopo aver appreso la notizia. Il primo cittadino è rimasto anch’egli abbastanza colpito da quanto avvenuto nella cittadina da lui amministrata.