Chieti, 11enne lamenta forti dolori alla pancia: in pronto soccorso si scoprono gli abusi del nonno

Da giorni lamentava forti dolori alla pancia ma al pronto soccorso è venuta a galla una verità ben più tragica: la bambina di soli 11 anni è stata abusata sessualmente ripetute volte. Nonno 80enne in manette.

Chieti, 11enne lamenta forti dolori alla pancia: in pronto soccorso si scoprono gli abusi del nonno

Una bambina di soli 11 anni residente nella provincia di Chieti, in un paesino della Val di Sangro, è stata portata dalla madre nel pronto soccorso della città a causa di alcuni forti dolori alla pancia che da giorni lamentava ai suoi genitori. Quello che è stato portato alla luce durante la visita medica però, ha sconvolto l’intera famiglia della piccola.

Da giorni la piccola continuava ad affermare di avere forti dolori al basso addome, per questo la madre ha portato la figlia dal medico dov’è stato scoperto che i dolori che lamentava la bambina provenivano in realtà dalle parti intime a causa di ripetuti abusi sessuali che l’11enne aveva subito negli ultimi mesi.

I medici hanno chiamato i carabinieri per denunciare il caso, ed i magistrati della procura di Lanciano si sono subito messi ad indagare sulla vicenda. La famiglia, ancora sconvolta per quanto scoperto, si è trovata nuovamente di fronte ad una notizia terribile poichè il presunto stupratore della figlia è stato identificato come il nonno dell’11enne, di 80 anni.

Nonno nega le accuse ma la bambina confessa

Mentre l’80enne, ascoltato dai magistrato, ha negato qualsiasi abuso fatto verso la nipotina, la bambina ha parlato in un’audizione protetta al fianco di una psicologa, ed ha così raccontato le violenze sessuali subite dal nonno che hanno avuto inizio nel dicembre scorso, quando l’uomo ha approfittato dell’assenza dei genitori per palpeggiare la piccola nelle parti intime.

Il Gip di Lanciano, Massimo Canosa, su richiesta della pm Serena Rossi, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari, nonostante il nonno avesse richiesto la libertà tramite il suo avvocato, continuando a definirsi innocente. Le parole raccontate dalla bambina appena 11enne però, sarebbero state chiare e dirette, per questo da venerdì scorso l’anziano si trova agli arresti domiciliari come unico indagato. Continuano le indagini sul caso da parte degli inquirenti, che mantengono il più totale riserbo per la privacy della bambina ancora minorenne coinvolta nella terribile vicenda.

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