Un grave episodio si è verificato il 24 febbraio scorso a Chiarano, in provincia di Treviso, all’interno di una gelateria. Alex Lucchesi, 54 anni, ha ferito gravemente il genero, Gregori Malacarne, 29 anni, colpendolo alla schiena. L’incidente è avvenuto davanti alla moglie di Malacarne e ai suoi due bambini, di soli tre e sei mesi, in un contesto che solitamente rappresenta un luogo di serenità e quotidianità.
Le cause dietro a questo episodio sembrano essere legate a tensioni familiari, in particolare a una presunta scoperta di tradimento coniugale che ha scatenato una reazione impulsiva. La mattina del 24 febbraio, Lucchesi avrebbe affrontato il genero dopo aver appreso della relazione extraconiugale della moglie, dando vita a una discussione accesa.
Malacarne, a quanto pare, era a conoscenza della situazione, il che ha contribuito a un’escalation di conflitto familiare. Il colpo che ha colpito la schiena di Malacarne, fortunatamente non letale, lo ha costretto a un intervento chirurgico e a un lungo percorso di recupero. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, Lucchesi è riuscito a fuggire, diventando latitante.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per rintracciarlo, con alcune indagini che suggeriscono il coinvolgimento di persone a lui vicine nella sua fuga, che potrebbe portare verso la provincia di Venezia o addirittura all’estero.
Lucchesi, con un passato di precedenti penali per reati non legati alla violenza, sembra aver agito d’impulso, alimentato dalle complicate dinamiche familiari. La sua famiglia, pur essendo stata seguita dai servizi sociali, sembrava essere sulla via della reintegrazione nella comunità, cercando di costruire una vita più stabile.
Tuttavia, il clima di tensione latente ha portato a un gesto improvviso e violento, con gravi conseguenze per le persone coinvolte. Chiarano, un comune generalmente pacifico, si è trovato al centro di un episodio che ha scosso la comunità. Il sindaco Stefano De Pieri ha espresso vicinanza alla famiglia di Malacarne, augurando una pronta guarigione e sottolineando che situazioni simili non riflettono la criminalità tipica del luogo. Il caso, purtroppo, evidenzia le difficoltà che alcune famiglie affrontano nel loro percorso di reintegrazione e inclusione sociale, un tema complesso e delicato che continua a suscitare riflessioni nella comunità.