Chiamano per sbaglio il 911 dopo una rapina: arrestati

Due ladri di Roswell hanno chiamato inavvertitamente il 911 dal cellulare dopo una rapina in una casa. Senza sapere che la polizia li stava ascoltando, hanno parlato per 45 minuti dei dettagli della rapina, provocando così il loro arresto

Chiamano per sbaglio il 911 dopo una rapina: arrestati

La città americana Roswell è nota per essere il luogo dove, secondo famose teorie cospiratorie, sarebbero atterrati gli alieni nel 1947. Dalla famosa città del New Mexico arriva ora una notizia che ha dell’incredibile, ma non ha niente a che vedere con i visitatori spaziali.

Un uomo di nome Aaron Burrell è stato arrestato il mese scorso dopo aver chiamato per sbaglio il 911, il numero di emergenza in America, facendo partire la chiamata premendo per sbaglio sul telefono con il fondoschiena. Perché una punizione così severa? Il canale americano ABC News ha riportato lunedì 27 ottobre che la chiamata è avvenuta immediatamente dopo che Burrell ed una sua amica, Yvonne Thyberg, avevano compiuto una rapina in una residenza locale.

Inconsapevoli di aver per sbaglio chiamato le forze dell’ordine, che stavano quindi ascoltando la loro conversazione, i due stavano parlando candidamente dei dettagli del crimine appena commesso, mentre la polizia è rimasta ad ascoltare per ben 45 minuti. “Li abbiamo veramente rapinati, coso!” dice uno dei due sospetti nella clip audio trasmessa dalla ABC. Ad aggiungere ironia alla clip c’è il fatto che si può sentire sullo sfondo della conversazione la canzone del 1986 dei Bon Jovi “Wanted Dead or Alive“, cioè “Ricercato vivo o morto“.

Uno dei sospettati aggiunge: “Lo so che avremmo dovuto prendere molto di più, ma sai cosa, tutto quello che mi importa è che siamo venuti via puliti e senza problemi.” Non è andata così, purtroppo per i due ladri, che hanno anche detto nella chiamata: “Siamo andati ad Harvey Street e ci siamo sfogati su quella casa!“. Un poliziotto si è recato all’indirizzo menzionato dai sospetti, ed ha potuto confermare che qualcuno era entrato nella casa e l’aveva rapinata. Le autorità hanno quindi rintracciato Burrell, di 37 anni, e la Thyberg, di 35, grazie al GPS installato nel suo cellulare.

All’arrivo della polizia, Burrell ha cercato di negare di aver commesso alcun crimine, dicendo che il suo telefono stava trasmettendo “una conversazione tra persone in un veicolo adiacente che parlavano a voce molto alta.” La polizia non ha creduto alla assurda scusa, ed ha arrestato i Burrell e la Thyberg con una cauzione di 10mila e 5mila dollari rispettivamente. I due saranno processati questo mercoledì.

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