Le chiacchiere, note anche come frappe, e le frittelle sono da sempre dolci tradizionali del Carnevale, amati per la loro croccantezza e dolcezza. Questi piatti, che rappresentano una parte importante della nostra cultura gastronomica, sono sempre stati presenti sulle tavole italiane in questo periodo di festa, portando gioia e spensieratezza. Ogni regione ha la sua variante, ma tutte sono accomunate dalla leggerezza dell’impasto e dal sapore irresistibile. Tuttavia, quest’anno, il piacere di gustare questi dolci potrebbe trasformarsi in un vero e proprio lusso per molte famiglie, vista la crescente impennata dei prezzi.
Un’indagine condotta da Altroconsumo ha rilevato che il costo delle chiacchiere può variare notevolmente, arrivando fino a 60 euro al chilo in alcune pasticcerie. Il caso più eclatante è quello della rinomata pasticceria di Iginio Massari, dove il prezzo ha toccato i 100 euro al chilo nel 2025, in aumento rispetto agli 80 euro del 2024.
L’indagine ha coinvolto oltre 800 consumatori su scala nazionale e ha analizzato i costi dei dolci di Carnevale in 49 punti vendita tra pasticcerie, panetterie e supermercati di Roma e Milano. Dai dati raccolti, emerge che la spesa media per un chilo di chiacchiere si aggira tra i 16 e i 20 euro, ma con notevoli differenze a seconda del luogo di acquisto:
Nei supermercati, il prezzo è sensibilmente più basso, circa un terzo di quello delle panetterie e un quarto rispetto alle pasticcerie.
Nelle pasticcerie artigianali, il costo medio rilevato è di 28,8 euro al chilo per le chiacchiere e 30 euro al chilo per tortelli e castagnole.
L’ampia forbice di prezzi tra supermercati e pasticcerie ha sollevato un acceso dibattito tra i consumatori. Se da un lato la grande distribuzione offre prodotti a prezzi più accessibili, dall’altro c’è chi solleva dubbi sulla qualità degli ingredienti e sulla lavorazione industriale rispetto alle preparazioni artigianali.
A far discutere è soprattutto il listino stellare di Iginio Massari, che divide l’opinione pubblica tra chi lo considera un’eccellenza dell’alta pasticceria italiana e chi trova esagerati i costi delle sue creazioni.