Era il suo primo giorno di lavoro come medico di base nell’ambulatorio di Vizzolo Predabissi, un piccolo comune situato tra Lodi e Milano. Luca Nascimbene, 26 anni, aveva preso il posto del precedente medico di famiglia andato in pensione, ma la sua attività è durata solo poche ore. A fine turno, i carabinieri dei NAS lo hanno fermato mentre aveva ancora in mano le ricette compilate e indossava il camice bianco. L’accusa? Non possedere né il diploma di laurea in Medicina né i requisiti necessari per esercitare la professione sanitaria.
Chi è Luca Nascimbene
Nascimbene, classe 1998, originario di Casteggio (Pavia), è ora indagato per esercizio abusivo della professione medica. La sua figura è al centro di una vicenda che ha scosso il sistema sanitario locale e l’opinione pubblica. Ma chi è davvero questo giovane che sarebbe riuscito, almeno secondo gli investigatori, a ingannare il Servizio Sanitario Nazionale, l’ASST Melegnano-Martesana, l’amministrazione comunale e i pazienti del paese? Un’analisi della sua presenza sul web svela un percorso di vita eclettico e pieno di contraddizioni. Nascimbene si definisce sui social “Personaggio Pubblico, Reporter” su Facebook, “Insegnante di scuola superiore” su X (ex Twitter) e scrittore. Tra le sue attività passate, risultano opere auto-pubblicate come poeta, collaborazioni come opinionista di geopolitica per testate online e una presunta carriera da giornalista. Inoltre, non manca un coinvolgimento politico: nel 2020 si era candidato alle amministrative di Voghera e, successivamente, nel 2021, alle comunali di Milano per il Municipio 1 con Fratelli d’Italia, dichiarando con entusiasmo: “Sono orgoglioso di far parte della grandissima famiglia di Fratelli d’Italia”. Più recentemente, il suo nome compare in liste elettorali per il Partito Animalista, in regioni come Toscana e Puglia, con un cambio di schieramento verso il centrosinistra.
Dubbi sui titoli di studio
Secondo un curriculum caricato in passato sul sito del Comune di Voghera, Nascimbene dichiarava di aver conseguito un diploma da perito elettronico industriale con specializzazione in elettronica presso l’Istituto Maserati di Voghera. Dichiarava inoltre di essere iscritto a un corso di Economia presso l’Università Telematica Uninettuno. Tuttavia, non c’è traccia di un percorso di studi in Medicina. Interrogato sulla vicenda, Nascimbene si è difeso sostenendo di aver studiato Medicina in Irlanda, affermando: “Ho fatto cinque anni di studio all’estero. In Irlanda c’è più pratica e meno teoria, si entra subito in ospedale”. Ha inoltre spiegato che, per l’assegnazione dell’incarico, gli sarebbe stata richiesta solo un’autocertificazione. Tuttavia, al momento non risulta iscritto all’Ordine dei Medici, e la presunta laurea conseguita all’estero non è ancora stata reperita.
Le indagini e le reazioni
Mentre l’ASST lombarda ha comunicato che “sono in corso ulteriori accertamenti”, la sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori, ha espresso forte critica verso la normativa regionale che regola l’assegnazione dei medici di base, definendola “profondamente inadeguata”. “L’Amministrazione Comunale stigmatizza la mancanza di una puntuale verifica preliminare dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione medica”, ha dichiarato la prima cittadina, chiedendo un inasprimento dei controlli per evitare episodi simili in futuro. Intanto, i carabinieri dei NAS stanno conducendo approfondite indagini per fare luce sull’intera vicenda. Gli inquirenti stanno cercando di capire se si tratti di un semplice disguido burocratico o di un tentativo deliberato di travestirsi da medico, in una storia che per molti ricorda il film cult Prova a prendermi. Nel frattempo, la comunità di Vizzolo Predabissi è stata colta da sgomento e incredulità. I pazienti assegnati al giovane medico sono stati immediatamente redistribuiti ad altri professionisti del territorio, mentre cresce l’attesa per conoscere gli sviluppi di una vicenda che ha acceso i riflettori su falle nel sistema di controllo delle assegnazioni sanitarie.