Nel gruppo di ragazzi che si frequentavano all’epoca della vicenda di Chiara Poggi, la giovane trovata senza vita nella casa a Garlasco, dove viveva con i genitori, c’era anche Alessandro Biasibetti, oggi frate. Anche a lui, a distanza di 18 anni, gli inquirenti hanno chiesto il Dna, per analizzarlo e confrontarlo nel maxi-incidente probatorio.
Quando si verificarono i fatti, l’uomo era poco più che 18enne, ed era fidanzato con Angela Taccia, 17 anni allora e oggi legale di Andrea Sempio. Alessandro era quello della comitiva che più di tutti manifestava la vicinanza alla religione, divenuta in seguito vera e propria vocazione, tanto che dal 2020 è diventato frate.
All’epoca della vicenda, Alessandro Biasibetti conosceva Alberto Stasi, anche se non a fondo, in quanto aveva fatto parte del gruppo di animatori dell’oratorio in cui andava da ragazzino. Ma cosa c’entra Biasibetti con il caso di Garlasco? Poiché frequentava la comitiva di cui facevano parte Sempio e Marco Poggi, le sue tracce biologiche e quelle di altre persone che andavano nella villetta dei Poggi in via Pascoli saranno oggetto di analisi e confronto nel maxi-incidente probatorio richiesto dalla procura di Pavia.
Inoltre, gli inquirenti hanno deciso di riascoltare Alessandro, che all’epoca dei fatti venne interrogato solo una volta. Biasibetti ha dichiarato di non aver mai frequentato personalmente Chiara, ma andava spesso nella villetta di via Pascoli, in sella ad una bici da donna di colore nero.
Ad ogni modo, il giovane allora venne escluso da qualsiasi tipo di sospetto, in quanto il 13 agosto del 2007 si trovava in vacanza in Trentino con i Poggi. Quell’anno Chiara aveva scelto di non partecipare a quella che era da tempo una tradizione di famiglia e aveva preferito rimanere a Garlasco, dove era rimasto anche il fidanzato Alberto Stasi per scrivere la tesi di laurea.