Cena "salata" per 4 persone: 580 euro lo scontrino finale, il post è virale

La denuncia è partita da un uomo che ha cenato in uno chalet a San Benedetto del Tronto, dove il conto è stato salatissimo. “Ma è lo Chalet di Briatore?”

Cena "salata" per 4 persone: 580 euro lo scontrino finale, il post è virale

Si sa, gli italiani vanno matti per il mangiare fuori. Ognuno di noi, almeno una volta a settimana, si concede una cena fuori, che sia per due, per quattro o più persone. Il cibo è qualcosa per cui l’Italia è famosa nel mondo, infatti la gente che arriva da ogni dove non fa che fare i complimenti alla nostra tradizione culinaria. Uno dei piatti tipici italiani sono gli spaghetti e la pizza, piatti per cui soprattutto gli stranieri, ma anche gli italiani, vanno matti.

Recentemente però è balzato agli onori della cronaca il caso dei locali Crazy Pizza di proprietà di Flavio Briatore, dove una pizza arriva anche a costare 65 euro. Per i più il prezzo è troppo caro, anche per i professionisti del settore che lavorano nella ristorazione. Briatore ha affermato però di utilizzare prodotti di altissima qualità per i suoi prodotti. E recentemente un altro caso di conto salato si è verificato nelle Marche, precisamente a San Benedetto del Tronto. Vediamo che cosa è accaduto.

508 euro per 4 persone

La tradizione culinaria italiana è famosa anche per le ricette a base di pesce. Soprattutto lungo i litorali, da Nord a Sud, ci sono dei locali dove si può mangiare del buon pesce ad un ottimo prezzo. Ma quello accaduto a Giorgio Tordini è da non credere: l’uomo ha pubblicato un post su Facebook diventato virale.

“Ma che Briatore è arrivato pure da noi?” – così ha commentato l’uomo dopo aver visto arrivare lo scontrino di 580 euro per 4 persone. L’uomo era andato a mangiare con altre persone in uno chalet a San Benedetto del Tronto, ma non si sarebbe mai aspettato di pagare un prezzo così alto per una cena di 4 persone.

“Gli “Plà Plà” dicono i ‘pesciaroli amici’, vengono dal Marocco, dalla Tunisia, sono di allevamento e costano 18/20 euro al kg (forse qualcosa di più per via della guerra)” – così riferisce Tordini, che è rimasto molto deluso dopo aver ricevuto un conto così salato. “Delusione amarezza, rabbia, digestione bloccata e rimorso per non ‘averla buttata in caciara’ con carabinieri, finanza e disobbedienza civile” – questa la conclusione di Tordini. Alla fine il conto salato è stato corretto all’ammontare di 480 euro.

Continua a leggere su Fidelity News