Catanzaro, Simona Cavallaro sbranata dai cani durante una passeggiata: allevatore accusato di morte colposa

Simona Cavallaro, 20 anni, è stata sbranata da un branco di cani pastore durante una passeggiata per i boschi. Per il proprietario dei cani sono stati richiesti 15 anni di carcere.

Catanzaro, Simona Cavallaro sbranata dai cani durante una passeggiata: allevatore accusato di morte colposa

Tragedie improvvise, inaspettate, che portano alla morte giovani vite. Storie di cui non vorremmo mai parlare ma che la cronaca ci porta dinnanzi agli occhi.

La storia dlela povera Simona Cavallaro, finita su tutte le testate nazionali, è davvero terribile. Cerchiamo di ripercorrerla insieme perché farebbe accapponare la pelle a chiunque.

L’accaduto

La vedete in foto, questa bellissima ragazza. Si chiama, o meglio, si chiamava Simona Cavallaro. Aveva solo 20 anni e tutta una vita davanti a sè, stroncata in un giorno qualunque, durante una tranquilla passeggiata tra i boschi assieme ad un amico. Tutto ad un tratto, quelle ore, che dovevano essere vissute spensieratamente, hanno acquisito una piega decisamente inaspettata, sino ad un tragico epilogo che ha scosso tutta la comunità in cui la giovane viveva e gli italiani che si sono imbattuti nella notizia del suo decesso. 

Si, perché Simona non fa più parte della dimensione terrena dalla mattina del 26 agosto 2021. E’ stata sbranata e uccisa, a Satriano, in provincia di Catanzaro,da un branco di cani pastore, di proprietà dell’allevatore Pietro Rossomanno. Poche ore fa, la procura di Catanzaro ha chiesto la condanna dell’uomo a 15 anni di carcere,con l’accusa di morte colposa. Secondo gli inquirenti, il pastore deve rispondere anche dei reati di introduzione e abbandono di animali e di invasione e occupazione abusiva di terreni. Pietro era finito in manette ad aprile 2022, accusato di aver fatto pascolare abusivamente il gregge, coi cani, nell’area pic-nic di Satriano, dove Simona è stata aggredita dagli animali e uccisa. 

Sulla base della ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la ragazza è stata attaccata alle spalle e alle gambe, mentre ha cercato di sfuggire ai cani che proteggevano il gregge. A fornire tutti i dettagli degli ultimi istanti di vita della vittima, ci ha pensato l’amico che era con lei. Stando a quanto riportato da Fanpage.it, i due ragazzi, per sfuggire ai cani, si sono rifugiati in una chiesetta. Credendo che i cani si fossero allontanati a sufficienza, sono usciti dal luogo di culto per raggiungere la loro macchina. Purtroppo, è in quel frangente che Simona è stata sbranata e il decesso è sopraggiunto per shock emorragico dovuto alle lesioni multiple agli arti inferiori e alla testa. Sarà il processo con rito abbreviato,davanti al gup, che vede imputata anche la madre di Rossomanno, per reati minori come invasione e occupazione abusiva di terreni, e che rischia 8 mesi di reclusione e 100mila euro di multa, a fare totalmente chiarezza sull’accaduto, attribuendo la giusta sanzione al colpevole o ai colpevoli. 

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