Catania vieta l’attracco alla nave che ostacola gli scafisti

La nave C-Star, noleggiata dall’associazione giovanile di destra Generazione Identitaria, sta navigando verso la Sicilia, ma Catania annuncia di voler negare l’attracco.

Catania vieta l’attracco alla nave che ostacola gli scafisti

L’associazione giovanile di destra, Generazione Identitaria, movimento europeo nato nel 2002 con sedi in Italia, Francia, Austria, Germania e Gran Bretagna, ha noleggiato la C-Star diretta in Sicilia dopo aver lasciato Suez: Catania, primo approdo, ha sentenziato di voler negare l’attracco. Il sindaco catanese Enzo Bianco ha detto: “Su quel natante ci sono persone non gradite e non mancherò di chiedere alle autorità di pubblica sicurezza di impedire per ragioni di ordine pubblico l’attracco nel nostro porto. Lo considero molto pericoloso”.

La nave C-Star è un battello di ricerca finlandese, il Suunta, classe 1974, costruita nei cantieri Rauma-Repola di Savonlinna: 40 metri di lunghezza per 447 tonnellate. La nave, con a bordo una trentina di persone, intende ostacolare gli scafisti e denunciare le complicità fra i canali dell’immigrazione clandestina e alcune delle Ong umanitarie presenti nel Mediterraneo. Hanno raccolto 160 mila euro con il crowdfunding, per 2-3 settimane di missione lungo le coste libiche.

L’associazione Rete Antirazzista Catanese ieri ha manifestato contro i “fascisti del mare”, e Alfonso di Stefano, il responsabile, ha detto: “Vigileremo nel porto affinché l’approdo della C-Star non avvenga né qui, né in tutta la Sicilia“. Il portavoce italiano del movimento GI, Lorenzo Fiato, ha commentato che il loro obiettivo è denunciare l’attività illecita delle navi Ong, che non intendono manomettere le missioni di salvataggio, ma solo fermare i criminali collusi coi trafficanti di migranti. Aggiunge che le autorità locali libiche sono dalla loro parte da quando hanno scoperto che le Ong hanno rapporti ambigui con gli scafisti: assieme alla guardia costiera libica, vorrebbero cacciare i trafficanti e annientare le loro barche.

La C-Star è partita dal porto di Gibuti e, dopo aver attraversato il Mar Rosso, è giunta al Canale di Suez, dove ha trascorso alcuni giorni per attuare i controlli predisposti: è stata noleggiata per 60.000 euro, finanziati da un inglese di Generazione Identitaria.

Generazione Identitaria ha già compiuto azioni simboliche pacifiche: il 17 luglio, un gruppo ha manifestato a Civitavecchia contro la proposta di aprire il porto per gli sbarchi dei profughi.

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