A causa di alcuni maltrattamenti passati, ad Alberto Italia era stato vietato qualsiasi contatto con la famiglia residente in via Sardegna 15, nel quartiere San Leone di Catania. Nonostante questo ordine restrittivo, è arrivata domenica la notizia che vede morto il padre di Alberto, Gaetano Italia, ucciso con un colpo alla testa inflitto da un corpo contundente. A compiere il delitto sembrerebbe essere stato proprio il figlio, scoperto dai vicini di casa mentre si liberava del corpo gettandolo nel cassonetto dei rifiuti in strada.
Una storia di violenza che anche i vicini della famiglia Italia conoscevano, e per questo hanno subito lanciato l’allarme non appena visto il corpo di Gaetano, sapendo per certo che ad aver compiuto quel crimine era stato il figlio. Durante l’arresto di Alberto, scortato fuori di casa dalla polizia, la stessa folla presente in quel momento avrebbe provato ad aggredire il 36enne, ed una vicina ha anche filmato il tutto pubblicando poi il video online esternando il suo disprezzo sull’accaduto.
I fatti
L’omicidio è avvenuto mercoledì scorso, quando Alberto si è trovato a litigare con il padre Gaetano, 80 anni, a causa di motivi economici. Già in passato denunciato per maltrattamenti in famiglia, il figlio ha iniziato a picchiare violentemente l’uomo, fino a colpirlo alla nuca con un corpo contundente, togliendogli così la vita.
Dopo aver ucciso l’80enne, Alberto ha avvolto il corpo in una coperta, e ha tentato di disfarsene gettandolo all’interno di un cassonetto delle immondizie presente sotto casa, ma alcuni vicini hanno scoperto il cadavere e chiamato così la Polizia.
La famiglia Italia comprende Gaetano, il padre 80enne, la moglie affetta da alzhaimer ed un secondo figlio che è sempre stato succube di Alberto. Al momento del suo arresto, accompagnato dall’avvocato di fiducia, il 36enne si sarebbe avvalso della falcoltà di non rispondere.