La vicenda accaduta lo scorso 15 gennaio a Catania, quando Franco Pistone, 53enne, pregiudicato, stava per cadere sotto alcuni colpi di pistola, ha finalmente trovato il suo epilogo nella cattura del responsabile.
Un filmato delle telecamere installate nella zona dove è avvenuto il tentato omicidio e recuperato dagli agenti di polizia ha consentito di appurare che l’uomo è Filadelfo Pappalardo, 43 anni, anche lui pregiudicato e già ai domiciliari per detenzione di armi.
L’uomo pensava che la sua condizione di paraplegico lo facesse ritenere dalla polizia assolutamente estraneo alla vicenda. Invece la polizia ha ricostruito perfettamente cosa è successo quel giorno: infatti Pappalardo aveva ingerito una forte dose di morfina che lo aveva aiutato a rimettersi in piedi e correre, seppure lentamente, sulla strada per uccidere il suo rivale in amore.
Il tentativo di omicidio per fortuna non è andato a segno, in quanto Pistone è stato solo gambizzato, ma l’uomo è stato scoperto e grazie anche ad una perquisizione nella sua abitazione gli agenti di polizia hanno aggiunto i tasselli mancanti alla vicenda: nella sua casa infatti sono stati trovati due sacchi neri impregnati da un forte odore di alcol, fra cui uno scaldacollo, dei jeans e un cappellino tagliati in tanti pezzi.
Tutto è stato dunque ricostruito, anche la camminata lenta del killer, dovuta all’effetto della morfina che stava arrivando al termine. Pappalardo è riuscito a correre per circa cento metri e poi si è affrettato a ritornare perché era stremato. Pappalardo è stato costretto a confessare, anche perché gli indizi verso di lui erano inequivocabili, ed è stato arrestato per tentato omicidio aggravato da un provvedimento emanato dai pm Laudani e La Rosa della procura etnea.
L’uomo ha anche fatto ritrovare la pistola, una calibro 7,65, con la quale ha sparato quattro colpi che hanno colpito Pistone, e ha anche dato motivazioni del suo gesto attribuendolo ad una relazione sentimentale.