La burocrazia italiana è piena di lentezze e mancate comunicazioni che rendono spesso impossibile e frustrante avere a che fare con gli uffici pubblici. Avrà invece sicuramente sperato sulla assenza di celerità nella comunicazione di dati l’uomo che ha tentato di denunciare lo smarrimento della patente, che in realtà gli era stata sequestrata il giorno prima.
La vicenda si è svolta a Catania, dove il personale del commissario del quartiere Librino è stato impegnato per diversi giorni in serrati controlli nel tentativo di contrastare l’illegalità nelle strade della città siciliana. In particolare, il loro lavoro ha consentito di identificare persone in possesso di stupefacenti e di segnalare di conseguenza diversi di questi come assuntori di droghe.
Tra loro un pluripregiudicato che era stato trovato in possesso di droghe a bordo della propria auto e che era stato denunciato con tanto di ritiro di patente, come previsto dal codice stradale per le persone trovate alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’uomo però ha deciso di non arrendersi davanti alla perdita del documento di guida, ed ha escogitato un piano per riuscire a rientrarne in possesso, o avere almeno un foglio sostitutivo che gli consentisse di continuare a condurre la propria automobile.
Il 47enne siciliano si è recato presso il commissariato ed ha tentato di denunciare lo smarrimento della patente, che gli era stata ritirata appena il giorno precedente. La sua velocità però non è bastata, dato che nei database degli agenti era già stato segnalato il ritiro del documento all’uomo e la sua causa.
Non solo quindi l’uomo non ha potuto recuperare la patente e con essa la possibilità di guida, ma si è anche guadagnato una denuncia a piede libero per per falso ideologico, in quanto gli è stato contestato di aver dichiarato il falso in un documento ufficiale, in questo caso la denuncia presentata.