Castrovillari, coppia trucidata. I due trovati in auto con la testa di un capretto

Una coppia è stata ritrovata in un Mercedes GLK, alla periferia di Castrovillari, trucidata ferocemente e con accanto la testa di un capretto sgozzato.

Castrovillari, coppia trucidata. I due trovati in auto con la testa di un capretto

Una coppia, trucidata ferocemente, è stata ritrovata in un Mercedes GLK, abbandonato con i fari ancora accesi in contrada Giammellone nella vasta area di Cammarata, alla periferia di Castrovillari, in provincia di Cosenza nota come la città calabrese del Pollino. Il duplice omicidio è stato consumato a carico di Maurizio Scorza, 57 anni, di Cassano allo Ionio, e la compagna tunisina Hanene Hendhli di 38 anni, residente a Villapiana.

L’uomo è stato assassinato con un colpo di arma da fuoco in bocca, seguendo il barbaro rituale della ‘ndrangheta riservato a chi parla troppo, tramite una pallottola “incamiciata” calibro 9 per 21. Mentre la donna è stata crivellata in tutto il corpo, tramite undici i proiettili che l’hanno raggiunta alla mandibola destra e alle spalle, dopo aver persino effettuato una telefonata disperata ai parenti del compagno. 

Il cadavere dello Scorza è stato ritrovato nel bagagliaio della sua auto, accanto alla macabra testa di un capretto sgozzato, mentre la Hendhli è stata rinvenuta sul sedile anteriore destro della vettura. Secondo i primi accertamenti, effettuati dai carabinieri del colonnello Agatino Spoto, e dall’assenza dei bossoli sulla scena del delitto, la coppia sarebbe stata uccisa in un luogo diverso da quello del ritrovamento delle vittime.

L’uomo, un pregiudicato già noto alle Forze dell’Ordine, era stato arrestato nel luglio del 2003 per spaccio di sostanze stupefacenti, in occasione dell’inchiesta “Rescue”, e nel febbraio del 2018, era stato fermato a bordo di un’auto a Villapiana, su cui era nascosta una Beretta 6,35 con caricatore inserito. Mentre era già sfuggito ad un precedente agguato avvenuto Castrovillari, il 20 novembre del 2013, dove rimase ferito da 4 colpi.

Tutti i dati verranno analizzati dal procuratore capo, Alessandro D’Alessio e dal pubblico ministero di turno, Angela Continisio. per risalire agli esecutori materiali e ai mandanti dell’efferato crimine, maturato visibilmente nell’ambiente del traffico di droga.

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