Castel D’Azzano: per bloccare uno sgombero fanno saltare in aria una casa coinvolgendo 3 carabinieri

A Castel D’Azzano, un intervento di sgombero ha avuto conseguenze gravi, con tre carabinieri coinvolti e tre fratelli arrestati in relazione all’accaduto.

Castel D’Azzano: per bloccare uno sgombero fanno saltare in aria una casa coinvolgendo 3 carabinieri

Un grave episodio ha interessato Castel D’Azzano, in provincia di Verona, durante un’operazione di sgombero di un casolare. Tre carabinieri hanno perso la vita e numerosi tra militari e agenti di polizia hanno riportato conseguenze significative. L’abitazione, un casolare di due piani, era saturata di gas, e l’evento si è verificato al momento dell’ingresso degli operatori.

Tre fratelli residenti nella casa sono stati arrestati con l’accusa di omicidio premeditato. Le forze dell’ordine erano intervenute per eseguire un decreto di perquisizione, poiché vi erano sospetti sulla presenza di sostanze pericolose all’interno della struttura. L’operazione si è svolta con la massima attenzione, ma la situazione è degenerata rapidamente. I fratelli Dino e Maria Luisa Ramponi sono stati fermati sul posto, mentre Franco Ramponi era inizialmente riuscito a allontanarsi ma è stato bloccato in mattinata.

Il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, ha definito la situazioneapocalittica” e ha confermato che il caso è trattato come omicidio premeditato. Non è la prima volta che l’abitazione aveva creato problemi di sicurezza: già nell’ottobre 2024 gli ambienti erano stati saturati di gas dagli stessi occupanti, costringendo a rinviare lo sgombero. In quell’occasione, uno dei fratelli aveva minacci@to di darsi fuoco. Questa volta, tuttavia, le conseguenze sono state molto gravi.

Al momento dell’intervento, erano presenti diverse bombole di gas all’interno dell’abitazione, rendendo l’operazione particolarmente complessa. Le autorità hanno espresso vicinanza alle famiglie dei carabinieri coinvolti e agli operatori presenti. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha evidenziato il valore del servizio svolto dai militari, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di un bilancio “terribile e doloroso”.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato il sacrificio dei carabinieri nell’adempimento del loro dovere, e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha definito l’episodio come una situazione di estrema criticità per le operazioni delle forze dell’ordine. Sul territorio, il sindaco di Castel D’Azzano, Elena Guadagnini, ha sottolineato la vicinanza della comunità alle famiglie dei militari, mentre il vicesindaco Antonello Panuccio ha ricostruito i momenti immediatamente precedenti all’evento. Numerosi mezzi del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica sono intervenuti rapidamente per garantire assistenza agli operatori coinvolti. L’episodio mette in luce la complessità e i rischi delle operazioni di sgombero, anche quando vengono adottate tutte le precauzioni. La comunità, le istituzioni e le forze dell’ordine sono ora unite nel ricordo dei carabinieri coinvolti, mentre le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio e determinare le responsabilità dei protagonisti.

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