Cassino, protesta dei detenuti contro la polizia penitenziaria: lanciato olio bollente

Continue proteste presso il carcere di Cassino, in provincia di Frosinone, dove nei giorni scorsi la situazione è degenerata con dei detenuti che hanno lanciato olio bollente contro la polizia penitenziaria.

Cassino, protesta dei detenuti contro la polizia penitenziaria: lanciato olio bollente

Non si contano più le numerose proteste che negli ultimi mesi hanno interessato le più importanti carceri di tutta Italia, ma la Casa Circondariale San Domenico di Cassino, in provincia di Frosinone, è quella che sta facendo più parlare.

Dopo gli episodi accaduti lunedì scorso all’interno delle celle, dov’è avvenuta una rissa tra detenuti mentre sono state sottratte le chiavi ad un agente della polizia penitenziaria, altri fatti gravissimi sono accaduti giovedì scorso, e a raccontarli è Maurizio Somma, il Segretario Nazionale e Regionale del Lazio SAPPe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria).

La richiesta dei detenuti, durante le proteste iniziate da alcuni mesi, è quella di un progresso nelle condizioni di vita all’interno degli istituti di pena, ed anche della concessione dell’amnistia per i reati meno gravi ma, mentre nella maggior parte dei casi si tratta di proteste pacifiche, a Cassino la situazione si fa sempre più drammatica.

Tutto ha inizio la sera del 10 ottobre, intorno alle ore 17:00“, scrive in una nota Maurizio Somma, raccontando nei dettagli quanto accaduto quella notte, quando nel 1° piano della seconda sezione della Casa Circondariale San Domenico di Cassino, i detenuti hanno iniziato le prime proteste “senza alcuna motivazione“. La protesta, stando a quanto affermato dal Segretario Nazionale e Regionale del Lazio SAPPe, è degenerata verso le ore 21:00, quando i detenuti hanno iniziato a lanciare oggetti ed olio bollente dalle loro stanze.

Ordine ripristinato grazie alla polizia penitenziaria

Così come specificato da Maurizio Somma, la Seconda Sezione presente al 1° piano dell’edificio è già nota per altri eventi critici avvenuti nei giorni scorsi e precedentemente elencati. Verso l’1:30 di notte, grazie alla professionalità della polizia penitenziaria, è stato possibile ristabilire l’ordine all’interno del carcere di Cassino.

La SAPPe ha voluto ringraziare tutti gli agenti coinvolti in questa vicenda, volendo sottolineare ancora quanto sia difficile questo lavoro per tutte le donne e gli uomini che ogni giorno si ritrovano di fronte a queste situazioni inaspettate e pericolose, ma che continuano in modo professionale a svolgere i propri doveri, anche di fronte alla carenza di organico e alla molteplicità dei servizi da svolgere.

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