Cassazione shock: nessun reato per chi schiaffeggia la fidanzata

La storica sentenza, che ha già innestato un vespaio di discussioni e critiche, lascia quindi impuniti coloro che hanno schiaffeggiato per una sola volta l'amata. La sentenza apre uno scenario sconcertante e pericoloso.

Cassazione shock: nessun reato per chi schiaffeggia la fidanzata

Eravamo cresciuti con l’adagio che le donne non dovessero essere toccate neanche con un fiore, mentre oggi la Cassazione ribalta quest’antica convinzione: dare uno schiaffo alla propria moglie o fidanzata si può, ma solo per una volta. Dunque nessun reato per chi schiaffeggia la propria amata perchè, secondo quanto chiarito dagli ermellini, il ceffone rientra tra i reati che importano tenuità dell’offesa.

Ma si sa, non sono i giudici a fare le leggi, loro si limitano soltanto ad interpretarle e ad apllicarle. Dunque con chi dobbiamo prendercela per questa nuova novità giurisprudenziale? Ma ovviamente con loro, con i più amati e odiati degli italiani: i parlamentari. I nostri legislatori hanno nel 2015 approvato un decreto legislativo per la depenalizzazione di un reato per “particolare tenuità dell’offesa”.

Vanificate quindi le campagne contro la violenza sulle donne, i maltrattamenti e il femminicidio. E chissà quale sarà il ritorno in termini di mancate denunce. I parlamentari tendono a discolparsi dicendo che il decreto era stato approvato per alleggerire il settore della Giustizia da una serie di processi considerati inutili, che ingolfano soltanto gli uffici giudiziari.

Ma evidentemente, gli effetti distorsivi di una tale decisione, non erano stati proprio presi in considerazione, sottoponendo il nostro Paese allo sbeffeggio internazionale.

I fatti che hanno portato a questa singolare quanto incredibile sentenza possono essere così brevemente sintetizzati. Una coppia di fidanzati litiga per questioni amorose e al culmine della lite, mentre l’uomo brandiva un coltello, dava anche un clamoroso schiaffo alla fidanzata.

Condannato in primo grado ed in Appello, il ragazzo ha visto, grazie alla sentenza del 10 agosto depositata dagli ermellini, completamente ribaltare la sua sorte, proprio in considerazione del “danno lieve” che uno schiaffo può provocare e dalloccasionalità” dell’accaduto.

Inutile dire, quanto la sentena abbia lasciato senza parole non solo le donne, ma quella parte della societàcivile, che speravano di vivere in uno Stato degno di questo nome.

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