Cassano delle Murge, arrestato comandante dei carabinieri: tiene per sé parte della refurtiva e depista le indagini

Nella stazione dei carabinieri di Cassano delle Murge, città metropolitana di Bari, il comandante è stato arrestato. L'uomo si è reso protagonista di un gesto assurdo, tenendo per sé parte di una refurtiva e depistando le indagini.

Cassano delle Murge, arrestato comandante dei carabinieri: tiene per sé parte della refurtiva e depista le indagini

Le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, sono il corpo armato che in teoria dovrebbe essere ligio alle regole, mai trasgredirle e soprattutto dare il buon esempio e fare in modo che tutti i cittadini possano fidarsi; in pratica però non sempre le cose vanno in tale direzione. L’ultimo episodio negativo vede implicato il comandante dei carabinieri della stazione di Cassano delle Murge, nella città metropolitana di Bari.

L’uomo è stato arrestato, con un’accusa che lo vede coinvolto in appropriazione indebita visto che nello specifico si sarebbe intascato parte della refurtiva di una rapina e avrebbe poi depistato le indagini. Il maresciallo 56enne dovrà rispondere alle accuse di peculato, omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale e depistaggio.

L’ordine è stato emesso direttamente dalla magistratura e sono stati i suoi stessi colleghi del Comando provinciale di Bari ad eseguire l’operazione. I fatti risalgono al 2018/2019 e, proprio in quel periodo, i carabinieri della stazione di Cassano delle Murge ritrovarono tra Bari e Taranto otto mezzi proventi di furto ma, nel momento in cui la refurtiva fu restituita ai legittimi proprietari, mancava una cisterna.

Secondo l’accusa sarebbe stato il maresciallo ad impossessarsi della cisterna e consegnarla poi ad un suo conoscente, un ristoratore nello specifico. Quando l’uomo ha poi compreso che i suoi colleghi stavano indagando sull’accaduto, avrebbe sviato le indagini spostando la cisterna in un luogo diverso e soprattutto facendo in modo che i carabinieri la trovassero.

Stando sempre a quanto emerge dall’accusa, il gesto del sottoufficiale dell’arma aveva come obiettivo quello di far sembrare l’accaduto una semplice e banale svista. Le cose per il maresciallo però sono andate diversamente da come credeva e aveva preventivato e così l’uomo è stato smascherato e presto subirà un processo. Le indagini sono coordinate dalla pm (pubblico ministero) Chiara Giordano, e hanno portato all’arresto dell’uomo. Per il carabiniere è ora scattata un’ordinanza di custodia cautelare che lo vede agli arresti domiciliari

Continua a leggere su Fidelity News