Caso Trifone e Teresa, Giosuè Ruotolo resta in carcere

Il Tribunale del Riesame di Trieste ha deciso nei giorni scorsi che Giosuè Ruotolo, il commilitone amico di Trifone, dovrà restare in carcere mentre la sua fidanzata Rosaria Patrone tornerà in libertà.

Caso Trifone e Teresa, Giosuè Ruotolo resta in carcere

Secondo quanto deciso dal Tribunale del Riesame di Trieste, in una lunga camera di consiglio durata fino a mezza notte di giovedì scorso, Giosuè Ruotolo, il commilitone e amico di Trifone, resterà in carcere. La sua fidanzata, che era stata sottoposta agli arresti domiciliari, torna in libertà. Una decisione che andava presa entro la giornata di giovedì in virtù dei termini di custodia cautelare.

Giosuè Ruotolo è in carcere dal 7 marzo scorso, e per conoscere le motivazioni del Tribunale del Riesame dovremo aspettare 45 giorni. Le istanze di scarcerazione presentate da Roberto Rigoni Stern, legale di Roberto Ruotolo, sono state rifiutate. Mentre sono state accolte le memorie difensive dell’accusa, quindi tutti gli indizi a carico di Giosuè sono stati ritenuti gravi, precisi e concordanti. 

Secondo le indiscrezioni trapelate durante quella lunga camera di consiglio, sembra che ci fosse discordanza tra i giudici circa il peso da dare al movente.
Movente che potrebbe quindi non avere più tanta importanza come sembrare inizialmente. Nonostante ciò, le motivazioni e i fatti portati dall’accusa sembrano comunque prevalere e superare questo problema della motivazione, tanto da spingere il Tribunale del Riesame a confermare la misura di detenzione per Giosuè Ruotolo. 

Cosa diversa invece per Rosaria Patrone, a cui sono stati revocati gli arresti domiciliari. Il ruolo di Rosaria, secondo i giudici, sarebbe marginale e verrebbe a mancare il presupposto della reiterazione del reato o inquinamento delle prove. Alleggerendo quindi una posizione che, a giudizio dell’Avvocato Roberto Rigoni Stern – difensore di Giosuè Ruotolo – potrebbe avere un peso futuro in un eventuale dibattimento circa la posizione del suo assistito. Il Giudice delle indagini preliminari ha sempre legato le posizioni dei due ragazzi. Quindi, la difesa spera, che alleggerendone una, si potrà alleggerire in futuro anche l’altra. 

I genitori di Trifone, alla notizia del verdetto, invitano alla cautela. Per loro non cambia nulla, in quanto considerano sia Giosuè che Rosaria colpevoli della morte di Teresa e Trifone.

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