Caso Scajola, arrestata Chiara Rizzo, moglie di Matacena

Tratta in arresto Chiara Rizzo, moglie di Matacena. Scoperte intercettazioni a suo carico, che la vedono implicata nel caso Scajola. La donna arriverà a Reggio Calabria dove dovrà rispondere delle accuse a suo carico

Caso Scajola, arrestata Chiara Rizzo, moglie di Matacena

Caso Scajola: altro capitolo da chiarire. E’ stata arrestata Chiara Rizzo, moglie di Amedeo Matacena, mentre era all’aeroporto di Nizza. La donna, tratta in arresto dalla polizia francese, continuerà il suo viaggio fino a Reggio Calabria, dove sarà assistita dal legale del marito, Candido Bonaventura. L’avvocato ha già chiarito che la signora dirà tutto quello che sa, compresi alcuni chiarimenti su intercettazioni che la vedono complice di un rapporto abbastanza complesso con Claudio Scajola, implicato in questioni di mafia per le quali è stato anch’egli arrestato. 

Le accuse mosse verso la signora Chiara Rizzo si riferiscono al periodo in cui il marito, Amedeo Matacena, era parlamentare ed in stretti rapporti con Scajola. Tutta la faccenda sarà discussa domani, quando ci sarà l’udienza di convalida dell’arresto e sarà esaminata la procedura dell’arresto. Una volta convalidato il tutto, il giudice valuterà la documentazione che contiene l’inchiesta che vede coinvolti Chiara Rizzo e Claudio Scajola. 

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte durante l’inchiesta, il Matacena riteneva Scajola il politico adatto per agire sotto le sue indicazioni, e svolgere compiti di favore alla  ‘ndrangheta. Il gip ritiene questa affermazione non corrispondente alla realtà, e ha rigettato la richiesta dell’aggravante che vuole l’ex ministro colluso con la mafia. Secondo i pm, invece, gli arrestati e Vincenzo Speziali sono i componenti di un’associazione a delinquere segreta che ha condotto affari a favore della ‘ndrangheta.

Il gip riconosce comunque la stretta connessione tra l’attività politica e quella imprenditoriale del Matacena, e sembra concorde nell’affermare la sua partecipazione a trattative mafiose in favore della  ‘ndrangheta, accettandone i mezzi e operando con estorsioni e rapporti illeciti con personaggi dall’indubbia attività criminale. Matacena curava interessi illeciti per Liuzzo Giuseppe Stefano, e manteneva rapporti con personaggi come Marino Ugo, la cui figlia è parente di Pasquale Condello, tutti elementi di spicco nella cosca mafiosa. Il contesto in cui operava era indubbiamente collegato alla mafia, e i rapporti intrinsechi tra la moglie e Scajola lasciano presupporre la partecipazione di entrambi a talune operazioni. Per estradare Chiara Rizzo in Italia ci vorrà qualche giorno, e la sua confessione sarà fondamentale per chiarire molti aspetti di questa vicenda.

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