Caso Rosboch: faccia a faccia in aula tra Obert e Defilippi

Fiumi di parole, di odio tra Roberto Obert e Gabriele Defilippi, i due coimputati accusati dell'omicidio della professoressa di francese Gloria Rosboch, ieri durante il lunghissimo faccia a faccia.

Caso Rosboch: faccia a faccia in aula tra Obert e Defilippi

Fiumi di parole ieri durante il faccia a faccia che si è svolto davanti ai giudici tra i due imputati dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. Durante il confronto sono volate accuse, insulti di tale gravità che hanno lasciato basiti sia i giudici che gli stessi legali. Lo scenario che è purtroppo emerso è quindi risultato essere ancora più torbido rispetto a quello delineato finora.

Uno scontro quindi aspro, da cui sono emerse le varie fasi dell’omicidio, dalla premiditazione della truffa al delitto, dove oggi l’uno accusa l’altro. A fare da contorno a tutto ciò scenari inquietanti quali quelli della droga, dell’usura, delle molestie. Insomma Gabriele racconta le sue tante, forse troppe verità e sembra un fiume in piena, mentre dall’altra parte Obert replica con determinazione e forza e con tanto rancore.

Dal confronto sono emersi nuovi spunti investigativi, che sicuramente andranno ad aumentare la mole dell’attività investigativa sul caso e che sarà vagliata con lo zelo con cui sono state condotte le indagini fino ad oggi.

I due presunti killer sembrano essere d’accordo solo sulla posizione che la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, sembra avere avuto nell’omicidio. Secondo quanto da entrambi affermato quindi la donna sembrerebbe non essere coinvolta nel delitto della professoressa Gloria Rosboch.

Altra cosa su cui concordano è il fatto che Gloria quel 13 gennaio era tranquilla e cordiale come sempre. Lei sperava di poter rientrare almeno di una parte dei soldi prestati a Gabriele e solo per quello salì in macchina con lui e Obert.

Il padre di Gabriele, intervistato telefonicamente dal programma televisivo pomeridiano di Rai 1 La Vita in diretta, dichiara di essere senza parole, di non riconoscere e comprendere le azioni del figlio, ma che nonostante ciò ha voglia di riabbracciarlo sottolineando il fatto che gli ha sempre voluto bene e che sempre gliene vorrà. Parole accorate di un padre che fa sua la sofferenza delle azioni folli e scellerate di suo figlio, un padre che comunque si dichiara essere sempre a disposizione del figlio.

I rapporti tra i due si erano infatti interrotti improvvisamente, senza uno specifico motivo circa tre anni fa. E nonostante i tentativi del padre, Gabriele lo aveva sempre rifiutato. Un padre che ora può essere l’unica ancora di salvezza per Gabriele.

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