Caso primario Carlo Mosca: chi sono i 2 pazienti Covid che ha ucciso

Il primario Carlo Mosca, nella seconda metà di marzo dello scorso anno, ha ucciso due pazienti Covid, Natale Bassi e Angelo Paletti. L'autopsia eseguita sui corpi delle due vittime del medico ha rivelato dettagli agghiaccianti.

Caso primario Carlo Mosca: chi sono i 2 pazienti Covid che ha ucciso

Ad oggi sono due i pazienti Covid che per la Procura di Brescia sarebbero stati uccisi dal dottor Carlo Mosca: il 61enne Natale Bassi e l’80enne Angelo Paletti, anche se sono in corso accertamenti su altri 3 degenti deceduti all’ospedale di Montichiari. La Procura si è affidata a 2 professionisti veneti: il medico legale Antonello Cirnelli e la dottoressa Donata Farvetto, responsabile del laboratorio di medicina legale dell’Università di Padova, per l’esecuzione delle autopsie sui due cadaveri. 

Le indagini, iniziate nel corso della prima ondata, epoca a cui risalgono i fatti, hanno rilevato la presenza di farmaci anestetici miorilassanti, usati comunemente nelle procedure di intubazione e sedazione…sostanze che, se utilizzate al di fuori di specifici procedure e dosaggi, possono determinare la morte del paziente.

Le vittime 

Il dottor Carlo Mosca, 47 anni, attualmente ai domiciliari presso la sua casa di Mantova, avrebbe provocato la morte del Bassi e del Paletti tra il 20 e il 22 marzo. Nel caso del Paletti, per quanto la vittima fosse grave, non versava di condizioni tali da poter morire nell’arco di 5 minuti, come è avvenuto dopo l’intervento del primario. 

La mattina del 20 marzo 2020, Bassi avrebbe avuto una crisi respiratoria. Il dottor Mosca avrebbe chiesto agli Oss e agli infermieri di portargli la succinilcolina e di lasciarlo da solo in stanza col paziente. Bassi sarebbe morto da lì a poco, e un altro medico, nel compilare la cartella clinica del deceduto, avrebbe scritto che la morte dell’uomo era stata causata da un improvviso arresto cardiocircolatorio.

Per quanto concerne la seconda vittima, Angelo Paletti, l’autopsia ha rivelato che una grave depressione respiratoria sarebbe stata causata dagli stessi farmaci utilizzati con Bassi. Dal verbale del 118 risulta che il signor Paletti era cosciente, parlava e non poteva definirsi un paziente morente. Anche in questo caso, il primario ha falsato la cartella clinica, mostrando condizioni ben più gravi rispetto a quelle in cui versava la vittima.

Il parere degli inquirenti

Secondo gli inquirenti, se il medico non avesse somministrato i farmaci, probabilmente i pazienti non sarebbero morti. Proprio per questi motivi, sostengono che il dottor Mosca abbia volontariamente deciso di sopprimere Bassi e Paletti. 

Il primario si sarebbe approfittato anche delle condizioni critiche in cui all’epoca dei fatti, ossia nella seconda metà di marzo, versava l’ospedale di Montichiari, travolto letteralmente dalla prima ondata di Coronavirus. 

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