Caso Noventa, supertestimone chiarisce il movente. Ecco cosa dice

Dopo le scioccanti rivelazioni di Freddy Sorgato circa la fine del corpo di Isabella Noventa, adesso un nuovo supertestimone rivela delle novità che potrebbero rappresentare il movente dell'omicidio della donna.

Caso Noventa, supertestimone chiarisce il movente. Ecco cosa dice

Una novità importante – che giunge pochi giorni dopo le scioccanti rivelazioni fatte da Freddy Sorgato ad un compagno di cella circa l’ubicazione del corpo di Isabella – viene fatta da un supertestimone di circa 70 anni, amico (o presunto tale) della vittima, che avrebbe contribuito con la sua rivelazione a determinare il movente della morte della povera donna.

Mancano ancora poche settimane affinchè la Procura di Padova si appresti alla conclusione dell’inchiesta sulla scomparsa della segretaria padovana, mentre in questi giorni giungono nuove rivelazioni sul caso, facendo aprire di fatto una nuova pista investigativa.

Un amico – o presunto tale – di Isabella Noventa avrebbe fatto delle confidenze ad un legale, dicendo che la donna poco prima della sua scomparsa gli avrebbe confidato di aver vinto un’ingente somma di denaro al Superenalotto; somma che avrebbe poi affidato al suo ex fidanzato Freddy Sorgato.

In tanti hanno subito collegato queste nuove rivelazioni all’ingente quantità di denaro ritrovata inspiegabilmente a casa della sorella di Freddy, Deborah Sorgato, accuratamente nascosti in un armadio ma, soprattutto, occultati al Maresciallo Verde, il compagno convivente di Deborah.

I due fratelli Sorgato e Manuela Cacco – l’amante di Freddy coinvolta nell’omicidio – sono in carcere dallo scorso 16 febbraio con accuse pesantissime: omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione ed occultamento di cadavere.

Il nuovo supertestimone ha avuto, quindi, la necessità – a circa dieci mesi di distanza dall’omicidio – di raccontare questo piccolo segreto ad un noto studio legale di Padova, dichiarando inoltre la sua espressa volontà di recarsi in Questura per mettere a verbale le sue parole.

Sarà quindi ora compito delle forze dell’ordine valutare l’attendibilità della nuova pista oppure derubricarla ad un ennesimo, maldestro e poco credibile tentativo di depistaggio dalle indagini principali, che vedono purtroppo l’ammissione di un omicidio ma non il ritrovamento della povera donna padovana che, probabilmente, giace sepolta da qualche parte nel vasto territorio della provincia padovana.

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