Caso Kabobo, parla il figlio di una delle vittime: "Ha ucciso a picconate mio padre. Lo Stato mi risarcirà con 7mila euro"

Andrea Masini, figlio di Ermanno, una delle vittime del clandestino nullatenente Kabobo, ha denunciato lo scandaloso risarcimento che lo Stato ha previsto per gli innocenti uccisi a picconate.

Caso Kabobo, parla il figlio di una delle vittime: "Ha ucciso a picconate mio padre. Lo Stato mi risarcirà con 7mila euro"

Era l’11 maggio 2013, un’alba destinata a farsi ricordare, per un’ora e mezza l’orrore si impossessò del quartiere milanese di Niguarda. Dalle 4:30 alle 6:30 un uomo prese a sprangate, poi a picconate, innocenti: il primo morto fu Ermanno Masini, aggredito con violenza inaudita, il secondo fu Alessandro Carolè, ucciso con agghiacciante brutalità, il terzo fu Daniele Carella, ripreso da una telecamera di videosorveglianza mentre l’assassino lo massacrava con un’efferatezza senza eguali. Adam Kabobo, anno di nascita 1982, il colpevole.

Andrea Masini, figlio di Ermanno, con dolore afferma: “L’ uomo che ha ucciso mio padre era un immigrato irregolare, con precedenti penali, che aveva già dimostrato una forte tendenza alla violenza Non era una brava persona. Qualcuno mi deve dare risposte sul perché fosse in giro”. Kabobo è condannato a 20 anni. Solo 20 anni.
Se un criminale non può risarcire le vittime, i parenti non ottengono il dovuto: lo Stato dovrebbere sostituirsi e provvedere ad elargire la somma. Peccato che le cifre previste per gli indennizzi siano veramente ridicole: 3mila euro per i feriti, 7.200 per i parenti dei defunti e meno di 5mila euro per uno stupro.

Kabobo ora si trova in carcere, le spese legali della famiglia non verranno risarcite dal condannato, perché nullatenente. Il figlio della vittima afferma di aver dovuto sostenere ingenti spese legali, per le perizie psichiatriche, per far sì che il soggetto in questione potesse andare in carcere.

Masini sentenzia che sono stati spesi decine di migliaia di euro per impedire che l’avvocato difensore dell’immigrato convincesse il giudice che Kabobo fosse un pazzo, incapace di intendere e di volere.

Masini ha spiegato che le analisi fatte dal loro perito parlavano di un disagio, e di un comportamento proveniente da una cultura diversa dalla nostra, ma non di una persona folle, era lucido quando ha ucciso. Il giudice, al termine del processo, ha condannato l’assassino a risarcire il figlio della vittima con 200mila euro. Lo Stato elargirà 7.200 euro. Masini si sente preso in giro, la perdita di suo padre non si può quantificare, ma in termini pratici, la cifra non copre neppure quanto ha speso negli anni. “In realtà preferirei che non mi venissero dati, sarebbe quasi una mancanza di rispetto” ha chiosato.

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