Caso Grillo, parla l’amica: "Ciro urlava" e spuntano le sostanze illecite

Divulgati alcuni stralci della deposizione fatta dall'amica della presunta vittima, che riferisce agli uomini delle forze dell'ordine ulteriori elementi utili per la ricostruzione dei fatti.

Caso Grillo, parla l’amica: "Ciro urlava" e spuntano le sostanze illecite

Continua ad arricchirsi di nuovi particolari inediti la vicenda del presunto stupro di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese nel luglio del 2019 in Costa Smeralda. Tra gli accusati anche Ciro Grillo, figlio del comico ed eponenente del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Stavolta sono stati resi noti alcuni stralci della deposizione dell’altra ragazza presente quella notte.

Sul Il Fatto Quotidiano si leggono infatti alcune inquietanti dichiarazioni dell’amica dell’italo-norvegese fatte ai carabinieri della compagnia Milano-Duomo il 27 agosto del 2019. “Ciro urlava ad uno degli altri ragazzi in corridoio, era arrabbiato per ché Silvia (nome di fantasia ndr.) era in camera con qualcuno“. 

Quella notte lei, dopo aver mangiato, si è accasciata sul divano per dormire. Durante la serata a lei e all’amica fu offerto di fumare sostanze illecite. Entrambe hanno rifiutato. Secondo quanto riferito ai Carabinieri dalla giovane, Ciro sarebbe andato da lei per chiederle se voleva dormire con lui, ma lei ha rifiutato e lui non ha insistito. Successivamente è stata svegliata dalla presunta vittima che era accovacciata accanto a lei sul divano in accappatoio. 

L’amica piangeva, ma non le avrebbe detto il motivo del suo malessere. Anche uno dei ragazzi sarebbe andato da lei per chiedere se andasse tutto bene. Lei ha risposto positivamente per farsi dire cosa fosse successo. Dopo aver pianto, però, l’amica si è calmata quindi l’ha rassicurata dicendo che andava tutto bene. 

Roberta (nome di fantasia ndr.) ritrova la sua amica su un letto molte ore dopo senza vestiti. Erano già le 13 del giorno successivo. “Era confusa e stravolta, sembrava non sapesse dove si trovasse” ha dichiarato la ragazza. Subito dopo la presunta vittima trova il coraggio di dire all’amica della presunta violenza. 

Dopo aver appreso di essere stata anche lei oggetto di un potenziale atto di violenza sessuale – sono state trovate delle immagini di Ciro Grillo insieme ad altri due amici con i genitali scoperti vicino alla testa della ragazza che dormiva – la giovane ha assunto un difensore legale. Durante la deposizione la stessa riportava inoltre di un altro presunto stupro che l’amica le avrebbe riferito aver subito in passato. 

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