Caso Bergamini, è arrivata la sentenza del tribunale di Cosenza

Fu omicidio, questa la conclusione della corte d'assise del tribunale di Cosenza. Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore, condannata a 16 anni di reclusione.

Caso Bergamini, è arrivata la sentenza del tribunale di Cosenza

Donato (Denis) Bergamini è stato un calciatore del Cosenza, ruolo centrocampista, che è scomparso prematuramente all’età di soli 27 anni, era infatti il 18 novembre del 1989 quando accadde il fatto lungo la statale 106 calabrese, precisamente all’altezza di Roseto Capo Spulico. All’epoca il caso fu frettolosamente archiviato con questa conclusione: era stato lo stesso calciatore a togliersi la vita gettandosi sotto un camion in transito.

I familiari di Bergamini,  però, specialmente Donata, la sorella di Denis, non hanno mai creduto a questa tesi e hanno lottato per avere giustizia e insieme a loro anche i tifosi del Cosenza, hanno sempre chiesto che si arrivasse alla verità, che si facesse giustizia. Una storia molto controversa che è diventata celebre poiché è stata anche oggetto di molti recenti documentari in televisione.

La sentenza dalla corte d’assiste del tribunale di Cosenza è arrivata e l’ex fidanzata del calciatore ferrarese, Isabella Internò, imputata nel processo, sebbene abbia giurato davanti a Dio di essere innocente, è stata condannata a 16 anni di reclusione visto che si sono escluse molte aggravanti (questo a fronte dei 23 richiesti dall’accusa).

Dopo ben 35 anni dall’accaduto, una sentenza che soddisfa sia familiari di Denis che l’ambiente cosentino, ricordando però che è una sentenza di primo grado e la vicenda non è ancora conclusa visto il probabile appello. La società Cosenza Calcio comunque ha sempre omaggiato questo calciatore e il settore Curva Sud del Marulla a lui intitolato è la dimostrazione.

La maglia numero 8 poi, quella indossata dal calciatore ferrarese, da luglio 2017 è stata ritirata e mai assegnata ad un attuale calciatore. Anche i sostenitori rossoblù si sono sempre dimostrati sensibili e mai indifferenti a questo tema; nelle ultime settimane invocavano giustizia e ieri una loro delegazione era proprio davanti al Tribunale per seguire e attendere l’emanazione della sentenza.

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