Caserta, donna incinta rapinata in strada con un coltello: ha perso il bimbo che portava in grembo

Una donna incinta di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, è stata rapinata in strada con un coltello. Pochi giorni dopo, ha perso il bimbo che portava in grembo.

Caserta, donna incinta rapinata in strada con un coltello: ha perso il bimbo che portava in grembo

Una tragica storia, quella che sto per raccontarvi e che arriva da San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Proprio qui, martedì sera, Adele, una donna incinta, al settimo mese di gravidanza, è stata vittima di un tentativo di rapina.

La giovane è stata aggredita da due sconosciuti, poco più che maggiorenni, che le hanno puntato un coltello affilato al fianco e dopo essersi resi conto del suo pancione, si sono dati alla fuga.

La tragedia 

La vicenda, raccontata in queste ore da Il Messaggero, è davvero da brividi. L’aggressione si sarebbe consumata in una stradina non distante dalla casa dove Adele vive assieme al marito e al figlio Antonio. La donna, terrorizzata, ha poi raggiunto casa sua dove avrebbe avuto anche uno svenimento e non sarebbe più riuscita a dormire. Nei giorni successivi, in una visita ginecologica per verificare le condizioni del feto, il battito del figlioletto non c’era più. 

Queste le parole del marito della donna: “Mia moglie è distrutta, negli ultimi anni ha perso due bambini e questa cosa non ci voleva. Spero si riesca a riprendere presto, specialmente per Antonio, il nostro primo figlio che ha visto la madre disperata. Al momento, abbiamo deciso insieme di non denunciare quanto è accaduto, nei prossimi giorni ci penseremo”

Saranno i medici a stabilire se ci sia o meno una correlazione tra i due eventi. Un aiuto potrebbe arrivare dalle diverse telecamere di videosorveglianza presenti sul posto dell’aggressione che, forse, potrebbero finalmente, fare chiarezza sulla vicenda e permettere di risalire all’identità degli aggressori.

Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato: “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza a questa donna che, a causa di due criminali, ha perduto il bambino che stava crescendo dentro di sé. Non osiamo neanche immaginare il suo dolore.Chiediamo alla magistratura e alle forze dell’ordine di non ‘declassare’ l’episodio ad una ragazzata, anche se i due rapinatori dovessero essere minorenni. Andarsene in giro armati di coltello a rapinare la gente non è una bravata ma un vero atto criminale che dimostra quale è la strada di vita che si è scelti e se non si interviene essa porterà a compiere cose anche peggiori”.

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