24 persone sono state tratte in arresto nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati delle 4 Asl di Caserta attribuiti a varie imprese del clan dei Casalesi attraverso la complicità di politici e amministratori pubblici. Ad eseguire gli arresti e a sequestrare varie società e beni è stata la Dia di Napoli, che indagava da tempo sulla vicenda. Le indagini riguardano anche diversi appalti truccati all’interno dell’Azienda Sanitaria Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
La Dia di Napoli ha eseguito le varie operazioni a cominciare dalle prime ore dell’alba: a coordinare le indagini la Procura della Repubblica di Napoli che ha collaborato nelle varie fasi dell’inchiesta. Le province dove sono stati eseguiti gli arresti sono Caserta, Napoli e Verona, e per le persone arrestate le accuse sono corruzione, associazione per delinquere di stampo mafioso, corruzione, turbata libertà del procedimento del contraente e abuso d’ufficio. Tra i politici coinvolti vi è anche l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, che si trova già in carcere per aver intrattenuto rapporti con i Casalesi. Inoltre, nella vicenda è coinvolto anche il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Magliulo, e anche il consigliere regionale Angelo Polverino, che risulta pure arrestato per fatti simili. Tra loro diversi funzionari e dirigenti pubblici e funzionari.
Dalle indagini è emerso che il clan di Michele Zagaria deteneva il controllo sull’ospedale di Caserta, e assieme ai suoi uomini truccava i bandi di gara e tutti i documenti che erano mirati a favorire imprenditori “amici”: il controllo veniva esercitato dal bar ai distributori automatici, ma anche sui lavori di manutenzione degli immobili, mentre gli affidamenti diretti erano sotto il suo monopolio. Il giro d’affari era voluminoso e interessava diversi milioni di euro.
In un altro blitz i carabinieri di Torre del Greco hanno arrestato otto persone per usura e hanno messo sotto sequestro beni per oltre 2 milioni di euro. Le persone arrestate sono ritenute appartenenti al clan di camorra dei “Mazzarella”, che opera nei quartieri Mercato e San Giovanni a Teduccio di Napoli. Su di loro sono state avanzate le accuse per usura, associazione a delinquere, e attività finanziarie illegali con l’agravante dell’esercizio mafioso. Gli arresti hanno dato un duro colpo al clan mafioso che ha al momento allentato la presa.