Carnevale a Napoli, il costume da paziente malato con catetere scatena una discussione

Sfila il cattivo gusto a Napoli durante il Carnevale 2018: un bambino travestito da paziente malato ha scatenato la reazione di molti, tra cui quella dell'associazione Open Oncologia Pediatrica.

Carnevale a Napoli, il costume da paziente malato con catetere scatena una discussione

Tempo di carnevale e, a Napoli, città dove l’evento è molto sentito, regna la creatività soprattutto per i travestimenti dei bambini che rivestono parti tra le più impensabili. Qualcuno però ha trovato di cattivo gusto il costume di carnevale di un bambino che sfilava in via Toledo: il piccolo infatti vestiva i panni di un paziente malato con appresso anche un catetere pieno di un liquido giallo che probabilmente era solamente te o birra.

La denuncia è stata fatta da Open Oncologia Pediatrica, un’associazione no-profit che da molto tempo offre aiuto a tutti i bambini malati di tumore che ogni giorno devono combattere una sfida molto grande nonostante la loro giovane età. Il tutto è avvenuto su Facebook dove l’associazione ha condiviso un post sul proprio profilo sottolineando l’insensibilità della famiglia che ha vestito il proprio bambino da paziente malato.

“Per chi combatte ogni giorno al fianco dei bambini malati è stata un pugno nello stomaco! La malattia è una cosa sulla quale pochi possono scherzare e generalmente spetta solo ai colpiti, se ne hanno la forza, ironizzare per dare coraggio agli altri”. Queste alcune delle parole riportate dall’associazione sulla propria fan page.

Nella giornata di ieri inoltre l’Open Oncologia Pediatrica ha eliminato il post in questione sotto richiesta di un parente del bambino che era ritratto nella foto. Per spiegare l’accaduto è stato pubblicato un altro post spiegando che numerosi commenti sotto la foto erano stati davvero pesanti e quindi i famigliari erano intervenuti facendo questa richiesta.

La richiesta è stata accolta dall’associazione napoletana che ha però sottolineato e ribadito il proprio disappunto e soprattutto il fatto che la foto era stata presa da Facebook e quindi era già una cosa pubblica. La foto è stata comunque ripresa da numerosi giornali e condivisa da moltissime persone sui social network causando molte reazioni.

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