Carne alla brace cotta con i bancali: sequestrati 170 kg di alimenti

Blitz dei Carabinieri del Nas in un’attività di ristorazione dove la carne alla brace veniva cotta su bancali di legno trattato, realizzati con segatura compressa e agenti chimici potenzialmente nocivi.

Carne alla brace cotta con i bancali: sequestrati 170 kg di alimenti

 CARSOLI – Maxi blitz dei Carabinieri del Nas di Pescara e della stazione locale di Carsoli in un ristorante della Piana del Cavaliere, dove sono state riscontrate gravi violazioni igienico-sanitarie. L’ispezione ha portato al sequestro di 170 chili di alimenti, privi di etichettatura e documentazione di tracciabilità, e all’individuazione di pratiche di cottura illecite. I titolari del locale utilizzavano pallet industriali (bancali) come combustibile per la brace, nonostante il pericolo derivante dalla combustione di legno trattato con agenti chimici.

L’indagine: pallet bruciati per la cottura della carne

Le prime segnalazioni risalgono a inizio febbraio, quando i Carabinieri di Carsoli, durante un normale pattugliamento, hanno notato una situazione sospetta nei pressi del ristorante. Sotto una tettoia, accanto al locale, erano accatastati numerosi pallet in avanzato stato di deterioramento. Poco distante, una baracca in lamiera ospitava grandi frigoriferi industriali, il cui contenuto ha destato ulteriori sospetti.

A quel punto, i militari hanno richiesto l’intervento del Nas di Pescara, che la mattina del 5 febbraio si è recato sul posto per un’ispezione approfondita. Le verifiche hanno confermato i sospetti: i bancali, ottenuti a costo quasi nullo perché logori e dismessi, venivano bruciati regolarmente per cuocere la carne alla brace. Questo includeva anche gli zoccoletti o tappi dei pallet, composti da segatura compressa e collanti chimici, materiali che rilasciano sostanze tossiche durante la combustione.

Alimenti privi di tracciabilità: sequestri e sanzioni

Oltre alla pericolosa pratica di cottura, l’ispezione della baracca esterna ha evidenziato gravi irregolarità nella conservazione degli alimenti. I frigoriferi contenevano bistecche, salumi e formaggi senza etichette, rendendo impossibile risalire alla provenienza della carne o alle date di congelamento. Questo rappresenta una violazione delle normative sulla sicurezza alimentare, con il rischio che cibi non idonei al consumo finissero sulle tavole dei clienti. I Carabinieri del Nas hanno dunque sequestrato 170 chili di carne e altri prodotti alimentari, applicando sanzioni amministrative per un totale di 3.500 euro a carico dei titolari, due imprenditori italiani originari di fuori regione.

Possibile chiusura del locale: la decisione passa alla Asl

Dopo il sequestro e le multe, la situazione del ristorante è ora al vaglio della Asl 1, che nei prossimi giorni dovrà decidere se imporre la sospensione temporanea o definitiva dell’attività. Le indagini proseguono anche per valutare la conformità strutturale della baracca adibita alla conservazione degli alimenti. I militari stanno accertando se la struttura avesse le autorizzazioni necessarie e se i sistemi di refrigerazione rispettassero le normative igienico-sanitarie. L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della salute pubblica, con controlli sempre più serrati per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle norme sanitarie. 

Continua a leggere su Fidelity News