Carlo Giuliani, la sentenza rigetta i ricorsi e non riconosce colpe

I ricorsi dei familiari di Carlo Giuliani sono stati respinti: il giudice ha riconosciuto legittimo l'uso dell'arma per Placanica. I legali della famiglia di Carlo sono pronti per presentare ricorso

Carlo Giuliani, la sentenza rigetta i ricorsi e non riconosce colpe

Ieri mattina, il giudice Daniela Canepa ha respinto i ricorsi presentati dai familiari di Carlo Giuliani che chiedevano venisse riconosciuta la responsabilità civile dei Ministeri della Difesa e dell’Interno riguardo a quanto accaduto nel G8 di Genova il 20 luglio del 2001 in piazza Alimonda. I familiari avevano anche richiesto un risarcimento ma i ricorsi sono stati respinti. 

I legali della famiglia, Gilberto Pagani e Dario Rossi, avevano nominato come rappresentanti dei ministeri il vicequestore Adriano Lauro e il carabiniere Mario Placanica. Quest’ultimo sparò il colpo di pistola dalla jeep assaltata dai manifestanti, colpo che raggiunse il ragazzo ventitreenne e lo uccise.

Il giudice ha rigettato il ricorso perché ha ritenuto legittimo l’uso delle armi e in precedenza anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo aveva emanato la sentenza di proscioglimento di Placanica. Ecco cosa risulta nel documento redatto dal giudice Canepa: “Non c’è dubbio, sulla base della ricostruzione dei fatti minuziosamente effettuata, che Placanica, comandato in servizio di ordine pubblico, fosse pienamente legittimato a fare uso delle armi quando ricorressero i presupposti della necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’Autorità. E non vi è parimenti dubbio che la situazione in cui Placanica si è trovato ad agire fosse di estrema violenza volta a destabilizzare l’ordine pubblico ed in atto nei confronti delle stesse forze dell’ordine, la cui incolumità era direttamente messa in pericolo”.

Inoltre, il giudice ha sentenziato che il gesto di Giuliani non è stata un’aggressione isolata, ma solo una parte di una serie di violente aggressioni e Mario Placanica era legittimato a fare uso delle armi per respingere la violenza e difendere le autorità.

La famiglia di Giuliani ha sempre sostenuto che la morte di Carlo fu causata, oltre che dallo sparo di Mario Placanica, anche dalle scelte errate di Adriano Lauro che allora ha gestito l’ordine pubblico, che è stato anche la causa della sassata con cui è stato poi colpito Carlo Giuliani alla fronte. E riguardo alla sassata il giudice scrive: “Il sasso con cui è stato colpito Giuliani dopo lo sparo, l’asserzione che un appartenente alle Forze dell’Ordine abbia colpito Carlo Giuliani con un sasso, quando questi era a terra è rimasta una pura congettura senza nessun elemento probatorio a suo sostegno”legali sono già pronti per presentare il ricorso in appello.

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