Cardito (NA), Tony Essoubti Badre ha confessato l’omicidio del piccolo Giuseppe

Il 24enne, messo sotto torchio dalla squadra mobile, confessa di aver ucciso il piccolo Giuseppe perchè aveva rotto il letto che lei e la compagna avevano comprato da poco.

Cardito (NA), Tony Essoubti Badre ha confessato l’omicidio del piccolo Giuseppe

Dopo lunghe ore di interrogatorio, Tony Essoubti Badre ha confessato l’omicidio di Giuseppe. Il 24enne ha dichiarato agli agenti della squadra mobile che in questi giorni lo hanno tenuto sotto torchio, che lui avrebbe perso la testa dopo essersi accorto che i bambini avevano rotto il letto che lei e la sua compagna avevano acquistato da poco.

Ha dichiarato di aver preso a calci e pugni Giuseppe e la sorellina Noemi, ma nega di aver usato la scopa per colpirli. Alle cinque del mattino viene portato via, e condotto verso il carcere di Poggioreale, portandosi con sé le pesanti accuse contenute nel decreto di fermo del pm della Procura di Napoli Nord diretta dal dott. Francesco Greco: omicidio volontario aggravato e tentato omicidio volontario aggravato.

Il racconto fatto dall’uomo coincide con quello reso dalla sorellina Noemi, sopravvissuta all’incubo e ora ricoverata all’ospedale Santobono e sorvegliata a vista. La bambina aveva detto agli operatori del pronto soccorso che le avevano prestato le prime cure che, ad avere picchiato lei ed il fratellino, era stato Tony, il compagno della madre, colpendoli ripetutamente con una scopa.

Noemi sarà ascoltata dagli inquirenti dopo essersi rimessa completamente, alla presenza di psicologi ed assistenti sociali. In ogni caso, gli elementi emersi già sono sufficienti per ricostruire la dinamica dei fatti. Prima delle 11 del mattino di domenica, i vicini – sentite le urla strazianti – hanno allertato i soccorsi e le forze dell’ordine

L’ambulanza soccorre la piccola Noemi accompagnata dalla madre di Tony, la signora Anna, che abita nelle vicinanze. La polizia sale nell’appartamento e non trova l’omicida, ma il piccolo Giuseppe senza vita steso sul divano. Erminia, la terza bambina di soli tre anni, in un’altra stanza illesa. La madre dei bambini, Valentina, è in stato di choc, e fornisce versioni diverse su quanto appena accaduto.

Tony Essoubti Badre, assistito dal suo avvocato Michele Coronella, conferma l’omicidio del piccolo, ma nega di aver usato la scopa per ucciderlo. Dichiara, altresì, di aver perso la pazienza perché i bambini erano troppo vivaci ed avevano rotto il letto che lui e la compagna avevano acquistato con tanti sacrifici. Il legale di Essoubti Badre si riserva di chiedere una perizia psichiatrica.

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