Il quadro clinico del cardinale Gualtiero Bassetti, pur nella stabilità dei parametri vitali delle ultime ore, rimane grave. Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana si trova da sabato scorso ricoverato nel reparto di Terapia intensiva 2 presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Il tampone eseguito la settimana precedente il ricovero aveva dato esito positivo costringendo l’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ad affidarsi ai medici che l’hanno sottoposto per necessità a ossigenoterapia, in modo da aiutare la respirazione del cardinal Bassetti, oltre alle terapie mediche consuete per questi casi.
Quando ha saputo di essere positivo al Covid, il porporato non ha esitato a vivere questo momento di sofferenza fisica nell’atteggiamento di accettazione e di offerta. Quando ha cominciato a sentire la fatica fisica dell’infezione data dal reale peggioramento, l’arcivescovo Gualtiero Bassetti ha chiesto, con una telefonata di pregare il Signore per la sua salute, per quella di tutti i malati e per coloro che si trovano nella prova.
La sua preghiera è stata sostenuta dalla richiesta di intercessione di tre testimoni del Vangelo a lui molto cari perchè in qualche modo legati all’Umbria. Innanzitutto ha invocato Carlo Acutis, il giovane beatificato meno di un mese fa, il 10 ottobre, ad Assisi, dove ora riposa il suo corpo; ha pregato i due perugini Vittorio Trancanelli, definito il chirurgo “buon samaritano”, che riposa nella cappella dell’ospedale dove si trova il Cardinale e Giampiero Morettini, il seminarista ricordato per il sorriso.
Mentre dai social si prega per l’Arcivescovo i medici, con una nota, hanno reso pubbliche le condizioni cliniche del prelato: nelle ultime 24 ore la situazione è stazionaria, “pur nella persistenza di un quadro clinico grave”. A cui s’aggiunge una nota di speranza: “Attualmente il Cardinale è collaborante. Continuano tutte le terapie mediche del caso nonché il monitoraggio multiparametrico e il supporto ventilatorio non invasivo“.