Carabinieri sventano assalto al caveau, su di loro raffiche di kalashnikov

L'episodio è avvenuto a Quinto Vercellese. I banditi hanno preso di mira il caveau di un istituto di vigilanza e con una ruspa stava cercando di abbattere il muro. I rapinatori durante la fuga hanno incendiato cinque auto

Carabinieri sventano assalto al caveau, su di loro raffiche di kalashnikov

Le forze dell’ordine hanno scoperto alcuni banditi intenti ad assaltare con una ruspa la sede della Fidelitas di Quinto Vercellese. Scoperti sul fatto, d’istinto hanno cominciato a sparare a raffica con i kalashnikov: 17 i colpi esplosi verso i carabinieri, ma per fortuna nessuno di loro è rimasto ferito.

L’episodio sarebbe accaduto attorno alle 3 di notte: in quell’ora i rapinatori, armati di ruspa, hanno tentato di abbattere il muro di cinta della sede del servizio di vigilanza Fidelitas. Si presume che lo scopo dei rapinatori fosse raggiungere il caveau, che contiene una somma di denaro abbastanza elevata. Il piano messo in atto dai rapinatori era stato studiato nei dettagli, ma è saltato perché sono sopraggiunti i carabinieri che hanno mandato tutto all’aria.

Durante la fuga i rapinatori hanno anche sparato ad alcune auto che erano parcheggiate nelle vie di ingresso al paese. L’allarme a quanto pare è stato da un vigilante che ancora a quell’ora si trovava in sede e ha immediatamente avvertito i carabinieri. I dieci banditi che aveano messo a punto il piano hanno fatto solo l’errore di assaltare l’edificio dal lato sbagliato, che ha compromesso dunque l’operazione.

I banditi erano vestiti tutti di nero e incappucciati, e le auto incendiate dai banditi erano state previste appositamente e messe nelle strade di accesso al paese per non farsi seguire. Gli inquirenti suppongono che il colpo abbia collegamenti con un’altra rapina avvenuta attorno alle 8 nell’Astigiano: a Pontesuero, infatti, tre banditi hanno fermato il conducente di un furgone che trasportava monetine di slot-machine.

I banditi hanno picchiato il conducente e hanno portato via il mezzo che poi hanno lasciato in strada Valgera, dopo aver naturalmente preso il bottino, circa 5 mila euro. E gli investigatori hanno anche avanzato l‘ipotesi che questi due fatti siano collegati all’assalto di Lodi del 28 novembre scorso, quando una banda di dieci malviventi ha gettato sull’asfalto dei chiodi bloccando così la circolazione. Tutto questo era stato organizzato per poter rapinare un furgone portavalori e poter fuggire indisturbati visto il caos creato.

Secondo i carabinieri, le ultime due rapine sembrano essere state organizzati da paramilitari, e stanno indagando per accertarne le responsabilità.

Continua a leggere su Fidelity News