Carabiniere ospitava turiste con Couchsurfing e le stuprava

Un carabiniere attirava le turiste straniere attraverso il suo sito Couchsurfing con la scusa di aiutarle a trovare alloggio a Padova. Invece dava loro un vino speciale che le intorpidiva e poteva liberamente abusare di loro

Carabiniere ospitava turiste con Couchsurfing e le stuprava

Sedici turiste sono rimaste vittime di violenze sessuali da parte di uno stupratore seriale, un carabiniere, che ospitava donne provenienti da tutte le parti del mondo. Le turiste che cercavano un alloggio a Padova attraverso il famoso Couchsurfing non sapevano a cosa andavano incontro: per loro era semplicemente una prenotazione come tante altre, e il sito era anche molto conosciuto. L’uomo era simpatico e anche molto gentile, ma dopo averle accolte nella sua casa offriva loro un vino speciale” e le stuprava. Di giorno l’uomo diventava un carabiniere e tornava a indossare la divisa perché quello era il suo mestiere. 

A raccontare l’agghiacciante storia è l’Espresso, che racconta anche alcuni particolari sulla vicenda. Le turiste che cercavano un alloggio a Padova e lo facevano tramite il sito Couchsurfing che si offriva a titolo gratuito di fornire informazioni trovavano nella persona di Dino Maglio un uomo molto ospitale e molto disponibile. 

 Le turiste però non sapevano che Maglio, 35 anni, era stato arrestato un anno fa dopo che una turista australiana lo aveva denunciato per la violenza subita. La donna aveva ricevuto ospitalità insieme alla sorella e alla madre, e per quell’accusa l’uomo era stato condannato ai domiciliari. Ma Maglio aveva continuato le sue trappole, ed era riuscito a far arrivare altre coachsurfer, un’argentina e un’armena, che sarebbero pure state violentate. 

Il militare era stato sospeso dal servizio già dalla prima accusa, ma dopo la seconda è stato condotto in carcere. Ma non è finita: le denunce adesso sono aumentate e i giornalisti dell’Irpi (Investigative Reporting Project Italy) hanno raccolto altre testimonianze. Sono infatti 14 le altre vittime che denunciato di essere state abusate dall’uomo. Tra loro giovani polacche, canadesi, portoghesi, ceche, tedesche, statunitensi e di Hong Kong.

Il pm Giorgio Falcone sta conducendo le indagini sulle sei denunce presentate a Padova, ma le altre vittime hanno deciso di rendere nota la loro dolorosa esperienza. Le vittime raccontano che Maglio le accompagnava a visitare la città il giorno dell’arrivo, e la seconda sera offriva il `vino speciale´ che le faceva cadere nell’incoscienza, e così l’uomo abusava di loro. L’uomo ha dichiarato che le ragazze erano consenzienti ai rapporti sessuali ma in casa di Maglio la polizia ha trovato 40 pasticche di un potente sonnifero, e proprio una di queste pasticche l’uomo aveva dato alla minorenne australiana che poi ha violentato.

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