Torino, carabiniere donna nella trappola del revenge porn

L'uomo, conosciuto su internet, si fingeva un collega, da diverso tempo la minacciava di inviargli altre foto osé o avrebbe reso pubbliche le immagini ai suoi superiori e la perseguitava sul web. Arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

Torino, carabiniere donna nella trappola del revenge porn

Una brutta storia arriva da Torino. Una donna carabiniere è caduta nella trappola del revenge porn. Come avvenuto per la maestra , nel centro del mirino, per le immagini osé, che hanno destato scalpore, ciò che colpisce stavolta è che a cadere nella trappola sia stato un carabiniere. La donna ha conosciuto un uomo su internet, senza averlo mai visto di persona.

Hanno intrattenuto una lunga relazione sul web, senza essersi mai effettivamente conosciuti, lui si fingeva un carabiniere ed usava anche un nominativo fasullo. Ai ricatti, rivolti alla donna, di apparire in abiti succinti, e di mostrarsi in immagini osé, la donna in lacrime è stata plagiata senza poter fare nulla e continuando ad accondiscendere alle sue richieste.

Ma è diventato sempre più insistente e spregiudicato. Voleva vederla in viso e si è fatto anche inviare le immagini, minacciandola di metterli su cd e lei non ha potuto far altro che cedere. E questo è andato a durare anni. La teneva sotto scacco, costringendola a sottostare al suo volere, tanto che la donna non poteva fare nulla per rifiutarsi.

Al tentativo di diniego della donna, per le pressioni continue, ha deciso di mettere fine alla relazione ed è stato a quel punto che lui l’ ha minacciata, di divulgare i video ai suoi superiori ed alla madre della donna, se lei non avesse continuato ad inviargli immagini osé, dato che si sarebbe subito scoperto che fosse lei.

Ha trovato il coraggio di denunciarlo ai colleghi, solo dopo diversi anni, che lui la perseguitava, trovando il coraggio. Secondo il pm l’uomo sarebbe indagato per violenza sessuale aggravata, anche se non l’ha mai toccata volontariamente, avendola costretta a compiere atti sessuali contro la sua volontà. L’uomo deve ora rispondere del reato anche di stalkeraggio e violenza privata. Si trova ora a processo nei tribunali di Torino.

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