Capodanno, guida a come riconoscere i botti legali da quelli illegali

Andiamo a vedere come riconoscere i botti legali, da quelli contraffatti e illegali. Ricordiamo che è pericoloso conservare male articoli di libera vendita.

Capodanno, guida a come riconoscere i botti legali da quelli illegali

La Notte di San Silvestro è ormai alle porte. E come sempre pronto lo champagne per brindare, i concerti nelle piazze principali delle nostre città e gli immancabili botti. Si tratta ovviamente di una usanza di cui in moltissimi farebbero anche a meno, in quanto far deflagare petardi in ogni dove nelle nostre città non è sicuramente qualcosa di positivo. Anzi i rischi sono moltissimi. Per non parlare del danno che il rumore crea all’ambiente e dal grosso spavento che provoca la deflagrazione dei petardi negli animali, sia domestici che non. Come ricorda Federico Canfarini, chimico industriale e responsabile del nucleo artificieri della Liguria, anche le stelle filanti, che sembrano innocure, se non conservate con cura e a contatto con liquidi come l’acqua possono provocare una piccola deflgrazione. 

Anche per tutelare gli animali ormai i comuni italiani, chi più chi meno, emette delle ordinanze anti-botto che però puntualmente non vengono quasi mai rispettate. Ogni anno da Nord a Sud si contano tantissime persone che riportano danni fisici anche piuttosto seri a causa della deflagrazione dei petardi. In questa guida andremo a vedere come riconoscere i botti legali da quelli legali. 

Guida al “botto sicuro”

Non tutti sanno riconoscere un artifizio venduto legalmente da uno illegale. Ebbene, prima di cominciare dobbiamo precisare che quando e se si voglioano acquistare dei petardi bisogna recarsi solo da rivenditori autorizzati. Ci sono petardi di libera vendita, tra cui rientrano i comuni “minicicciolo”, a quelli più pesanti come i “magnum”. Ogni prodotto deve essere confezionato in una apposita scatola. Con il decreto legislativo 29 luglio 2015 n. 123 l’Italia ha recepito la Direttiva dell’UE 2013/29/UE che ha introdotto un sistema di classificazione degli articoli pirotecnici. L’art. 3 del citato D. Lgs. individua sostanzialmente tre macro aree ciascuna delle quali è sotto articolata in più categorie:

– la macro area dei “Fuochi di artificio”, che si compone di quattro categorie contraddistinte con le sigle “F1”, “F 2”, “F3”, “F4”;

– gli articoli pirotecnici “Teatrali”, che si distinguono in “T1” e “T2”;

– gli “altri articoli Pirotecnici” individuati dalle sigle “P1” e “P2”.

L’applicazione del d. lgs. 123/2015 ha fatto decadere, di fatto, la validità dei provvedimenti di riconoscimento e classificazione dei prodotti pirotecnici rilasciati dal ministero dell’Interno, ex art. 53 del T.U.L.P.S. Pertanto, dal 5 luglio 2017, tutti i “fuochi artificiali” destinati ai consumatori, devono essere obbligatoriamente muniti della marcatura CE. A questo proposito c’è da dire che non sempre il consumatore riesce a riconoscere se la marcature CE in questione è contraffatta o meno. Inoltre sulla scatola dei petardi deve essere riportata la categoria alla quale il fuoco appertiene (ad esempio “mincicciolo” e simili fanno parte della categoria F2). Gli F4 sono vendibili solo a persone dotate di apposita licenza, tra questi rientrano i fuochi pirotecnici. 

Inoltre sulla confezione contenente gli articoli deve essere indicato il nome del produttore, ma devono essere anche riportate le istruzioni su come accendere il fuoco e l’età entro cui l’articolo è vendibile. Ricordiamo che essere trovati in possesso di fuochi illegali comporta sanzioni severissime anche a livello penale. Il comando nazionale dei Vigili del Fuoco ha rilasciato un vademecum per un Capodanno sicuro su come prevenire rischi di incendio o di infortuni. Ecco le regole e i consigli da seguire, e come conservare in casa i botti.

Non lasciarli mai sui balconi tende, teli di plastica, scope, contenitori di carta o plastica, tappeti, panni stesi, o qualsiasi materiale combustibile, non indirizzare mai i fuochi verso balconi, finestre, bidoni dell’immondizia, auto, addobbi natalizi, non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi, in caso di vento, evitare di sparare quelli a razzo e comunque non lanciarli o accenderli mai controvento, non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in prossimità di altre abitazioni o automobili.

Inoltre si raccomanda di accendere sempre un artifizio alla volta, avendo l’accortezza di tenere gli altri artifizi lontano e al riparo da eventuali scintille, non avvicinare mai il viso all’artifizio pirotecnico, accendere la miccia allungando il braccio, tenendo il petardo a distanza dal busto, i fuochi d’artificio devono stare ad una certa lontananza dagli spettatori (se posizionati a terra a non meno di 15 metri, se con sistema a razzo a non meno di 30 m dalla zona di sparo), onde evitare possibili incidenti, tenere gli animali al sicuro dai rumori. 

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