Questa volta è successo a Cantù, dove una donna di 65 anni si è letteralmente rifiutata di farsi visitare dal medico di guardia, dopo aver visto che il dottore era nero.
Andi Nganso, 30 anni e con una regolare laurea in medicina conseguita proprio qui in Italia, che presta da ormai un anno servizio nella cittadina brianzola, confessa di essere rimasto spiazzato. “Non mi faccio visitare da un negro”, avrebbe detto la paziente dopo aver visto il dottore.
Per fortuna che lo stesso Nganso è riuscito a prendere la cosa con molta calma e tranquillità: anzi, ha addirittura sdrammatizzato l’accaduto rispondendo che, per fortuna, dopo questa rinuncia, avrebbe avuto 15 minuti liberi per andare a bere un caffè.
Questo episodio è stato condannato dal nuovo presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, il quale ha subito espresso solidarietà al collega Andi Nganso, dichiarando anche che il codice deontologico afferma che il medico ha sì il dovere di tutelare la vita, di trattare il dolore e alleviare la sofferenza senza discriminazione alcuna, ma anche i pazienti devono avere un comportamento esemplare affinché ci sia un’alleanza terapeutica paritaria.
Molta gente, soprattutto tramite i social network, in queste ore ha espresso tutta la propria solidarietà al giovane medico di colore, e anche lo stesso Andi ha dichiarato che può capitare che alcuni pazienti restino sorpresi e magari un po’ incerti davanti ad un medico nero, ma una reazione tanto violenta non gli era mai capitata prima, nemmeno al centro di accoglienza di Bresso, oppure in quello di Lampedusa, strutture nelle quali il dottore ha lavorato prima di arrivare a Cantù.
Una volta addirittura, una bimba gli ha fatto notare, con stupore, quanto fosse simpatico e gentile, mentre i suoi genitori le avevano sempre detto di non fare la cattiva altrimenti sarebbe arrivato l’uomo nero a portarla via.