Canosa: scambio di neonate in culla. Chiedono il risarcimento

Tutto è avvenuto in Puglia 26 anni fa. Due neonate sono state scambiate in culla per un errore dei sanitari che operavano in quel turno. Ora la verità è venuta a galla e le due giovani donne chiedono un risarcimento.

Canosa: scambio di neonate in culla. Chiedono il risarcimento

Tutti ricordiamo il famoso film dei celebri comici siculi Ficarra e Picone, ”Il sette e l’otto”. La trama del film era una storia tutt’altro che ordinaria, una storia fuori dal comune, a cui quasi si stenta a credere.

Due neonati nati nello stesso giorno, nello stesso ospedale, a poca distanza l’uno dall’altro, e assegnati rispettivamente al numero sette e otto, da cui il titolo del film. I due bimbi vengono inavvertitamente scambiati nelle cullette e il fatto viene a galla solamente quando, a distanza di anni, i due si conoscono e conoscendo meglio le rispettive famiglie, si scoprono strane somiglianze di carattere e di fisicità. indagando sull’accaduto, la verità viene scoperta.

Una storia simile è accaduta per davvero, nella regione Puglia tanti anni fa, ventisei per l’esattezza. Due bambine, Antonella e Lorena, sono nate a undici minuti di distanza nello stesso ospedale. Vuoi la confusione del momento, vuoi falsa convinzione di non cadere in errore, le due bimbe vengono scambiate e consegnate alle madri sbagliate al momento della dimissione.

La vita delle due ragazze non è stata per niente facile per entrambe. Antonella ha avuto infatti una vita segnata dalla povertà e dalle violenze che subiva dal padre, che la riteneva colpevole della separazione con la madre, che era a sua volta scappata con un uomo di Torino. Lorena invece ha sempre avuto un rapporto conflittuale con quelli che credeva essere i suoi genitori. Un rapporto di litigi, arrivando addirittura a scappare di casa con un uomo che i genitori non approvavano per poi sposarlo.

Un giorno, i genitori di una delle due ragazze vedono per caso una foto su un famoso social network, e notano come le due Antonella e Lorena non somiglino per niente a quelle che credevano essere le loro sorelle, ma sembra che ci sia stato uno scambio di ”sorelle”. Subito partono indagini  e test del DNA che provano lo scambio di neonate in culla. Le due donne chiedono risarcimento per 14 milioni di euro complessivi.

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