Canosa, Damiano muore dopo 15 giorni di agonia: era stato massacrato per aver difeso un’amica da uno stalker

Damiano Bologna, 50enne di Canosa di Puglia, è stato vittima di un violento pestaggio a colpi di mazza in piazza, il 13 novembre scorso, per aver difeso una sua amica da uno stalker. L'uomo non ce l'ha fatta. E' morto dopo 15 giorni di agonia.

Canosa, Damiano muore dopo 15 giorni di agonia: era stato massacrato per aver difeso un’amica da uno stalker

Damiano Bologna, un 50enne di Canosa di Puglia, è stato massacrato a bastonate solo per aver difeso la sua amica da uno stalker che la perseguitava da diverso tempo. L’uomo, pestato a colpi di mazza in piazza il 13 novembre scorso, non ce l’ha fatta ed è deceduto dopo 15 giorni di agonia. 

Bologna si è spento nelle scorse ore all‘ospedale di Andria, dove era stato portato la sera stessa dell’aggressione. Il sindaco di Canosa, Roberto Morra,ha commentato così la morte di del 50enne. “È necessario che la Città si fermi a riflettere sull’accaduto, un atto lontano dalla cultura e dal vivere civile della nostra comunità. In questo giorno così triste esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e, per il giorno delle esequie, ho disposto la proclamazione del lutto cittadino affinché tutta la Città si unisca idealmente al dolore dei suoi familiari”.

L’accaduto

Il 13 novembre scorso, Damiano era in compagnia dell’amica in Piazza Terme quando, ad un tratto, la donna è stata avvicinata dal suo stalker, che la perseguitava da tempo. Il 50enne ha scelto di correre in difesa della donna ma, al termine della colluttazione, Bologna è caduto a terra, privo di sensi, sanguinante, con il volto tumefatto e gravi ferite al cranio, causate dai colpi di mazza inferti dall’aggressore. 

Quest’ultimo si è dato alla fuga a bordo di una Jeep bianca ma è stato rintracciato e arrestato, pochi giorni dopo, dalla Polizia con l’accusa di tentato omicidio. La sua identità era stata svelata da alcuni filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza e grazie alle testimonianze di alcune persone, presenti in piazza al momento del pestaggio. Damiano è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale “Bonomo” di Andria, dove è rimasto ricoverato in rianimazione fino al decesso, sopraggiunto nelle scorse ore. 

L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha richiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Fino alla serata del 29 novembre il 58enne era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Con la morte di Bologna, cambia anche l’accusa a carico dell’aggressore, che ora è indagato per omicidio preterintenzionale. 

 Il sindaco di Canosa ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Bologna. “L’esempio di coraggio di chi è intervenuto in difesa di una donna si è trasformato in tragedia e purtroppo Canosa piange una giovane vita spezzata da un gesto di brutale violenza che si fa fatica a comprendere ma che dobbiamo unanimemente condannare”. 

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