Cane legato a una catena e abbandonato per giorni: scattano due denunce

L’animale, visibilmente provato dalla lunga prigionia e in evidente stato di sofferenza, è stato sequestrato e affidato alle cure di un rifugio specializzato

Cane legato a una catena e abbandonato per giorni: scattano due denunce

 Due persone sono state denunciate dai carabinieri forestali per maltrattamento di animali dopo aver costretto un cane meticcio a vivere in condizioni inaccettabili. L’animale è stato trovato legato a una catena di appena 128 centimetri, senza possibilità di movimento e senza alcun riparo adeguato. Il caso è emerso grazie alla segnalazione di un’associazione animalista, che ha allertato le autorità portando all’avvio delle indagini.

Le indagini e il sequestro

Gli accertamenti effettuati dai carabinieri forestali hanno confermato che il cane era stato legato per giorni alla basculante di un garage, in uno spazio angusto e senza alcuna possibilità di muoversi liberamente. Il guinzaglio troppo corto esercitava una costante pressione sul collo dell’animale, limitandone drasticamente i movimenti e provocandogli un evidente stato di disagio fisico e psicologico. A seguito del sopralluogo, i militari hanno proceduto con il sequestro preventivo del cane, trasferendolo inizialmente nel canile sanitario di Lanciano per una prima valutazione veterinaria. Successivamente, l’animale è stato affidato alle cure del canile rifugio del capoluogo frentano, dove riceverà tutte le attenzioni necessarie per il suo recupero.

I proprietari dell’animale sono stati denunciati per i reati su indicati previsti dall’articolo 544-ter del Codice Penale. In base alla normativa vigente, rischiano l’arresto fino a un anno o un’ammenda che va da 1.000 a 10.000 euro. I carabinieri forestali hanno colto l’occasione per ricordare le disposizioni di legge relative alla detenzione degli animali domestici: i cani non possono essere immobilizzati alla catena per tutta la giornata e devono avere accesso a un riparo, acqua fresca e cibo. La loro libertà di movimento non può essere limitata in modo tale da compromettere il loro benessere psico-fisico.

L’indignazione delle associazioni animaliste

L’episodio ha suscitato profonda indignazione tra le associazioni per la tutela degli animali, che continuano a battersi per un inasprimento delle pene nei confronti di chi si rende responsabile di simili atti di crudeltà. Questo caso è solo uno dei tanti episodi segnalati ogni anno, e i volontari ribadiscono l’importanza di denunciare immediatamente situazioni del genere per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti degli animali. Nel frattempo, il cane sta ricevendo tutte le cure necessarie e potrà finalmente godere di un ambiente sicuro e dignitoso, lontano dalle umiliazioni inflittegli per giorni. 

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