“Toaff balleremo sulla tua tomba! Militia”: questa l’oltraggiosa scritta antisemita trovata questa mattina in via del Colosseo, a Roma, riferita a Elio Toaff, un rabbino scomparso domenica scorsa. Altri insulti sono stati trovati sui muri di altre zone della capitale: in via Gallia e in via Celimontana dove troviamo la scritta “Oggi Toaff domani Pacifici”, segnata con una bomboletta spray nera affianco alla firma della stessa organizzazione di estrema destra.
Le scritte sono state notate da alcuni passanti che hanno immediatamente avvisato i Pics Decoro urbano del Comune di Roma, ora al lavoro per rimuovere quelle macchie indecorose. Il sindaco Ignazio Marino in una nota esprime il suo punto di vista sulle scritte, considerando gli artefici di queste ultime dei codardi e dei vigliacchi.
“Ho chiesto che fossero subito rimosse e ora sono scomparse dai muri della città. Chi oggi insulta e irride la memoria di Elio Toaff è lontano dai sentimenti di Roma. La Capitale gli ha reso omaggio per il suo coraggio, per la sua capacità di costruire un dialogo interreligioso, di rafforzare il senso civico di Roma”, queste le parole del sindaco.
Su twitter troviamo un post di Fabio Perugia che si fa portavoce della comunità ebraica di Roma, in cui c’è scritto “Certo che quelli di Militia hanno una nocciolina al posto del cervello”. Parole pesanti, molto forti, dure come quelle utilizzate dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che dichiara come ci sia bisogno della psichiatria per risolvere il problema psicologico di questi malati di mente che non meritano commenti politici, sono senza dignità così come le loro scritte sui muri della città.
“Sono sciacalli senza futuro”, afferma il vicepresidente Massimiliano Smeriglio; il capogruppo di Sel in Campidoglio propone, invece, di chiudere tutte le cospirazioni e le formazioni neofasciste che incentivano e spingono gli uomini al razzismo e a comportamenti intolleranti nei confronti degli altri.
Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, sottolinea come, ancora una volta, gli ebrei romani siano nel mirino dei gruppi nazifascisti che continuano imperterriti ad insultarli e minacciarli. Egli spiega anche come siano in corso delle ricerche per individuare i soggetti che si sono firmati con l’appellativo Militia, evidenziando l’aumento di questi episodi di razzismo nei confronti della minoranza ebraica residente a Roma.
“Purtroppo, si tratta di un rigurgito antisemita trasversale, che non è sufficiente condannare, ma di cui bisogna cominciare ad assumersi la responsabilità. A pochi giorni dal 25 aprile, auspichiamo che chi continua da una parte a imbrattare i muri della capitale e dall’altra a imporre visioni anti storiche, sia finalmente isolato”: con queste parole il presidente conclude la sua riflessione.