Un sollevamento del suolo di circa un centimetro nei due giorni successivi al 15 febbraio, in concomitanza con l’inizio dello sciame sismico. Questo è il dato più significativo emerso dal bollettino settimanale pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sui Campi Flegrei. Nello stesso periodo, si sono registrate 355 scosse, tra cui due eventi di magnitudo 3.9, le più forti dell’ultimo anno, superate solo dal terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto nel maggio 2024 sempre nella caldera flegrea.
Un mese di sollevamento concentrato in soli due giorni
L’elemento più preoccupante riguarda la velocità del sollevamento del suolo. Da agosto 2024, il ritmo medio della deformazione nella zona più attiva dei Campi Flegrei è stato di circa 10 millimetri al mese. Tuttavia, questa volta, il valore è stato raggiunto in appena 48 ore, segnalando un’accelerazione senza precedenti nell’ultimo periodo. Nonostante ciò, i ricercatori dell’INGV rassicurano che non ci sono segnali di variazioni significative nei parametri geochimici. La temperatura misurata a cinque metri di profondità resta stabile attorno ai 97°C, mentre l’analisi dei gas vulcanici non mostra al momento anomalie critiche. “Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”, si legge nel bollettino.
De Luca: “Situazione sotto controllo, pronti a ogni evenienza”
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha ribadito la necessità di mantenere la calma, senza però abbassare la guardia: “Dobbiamo essere attenti e preparati a ogni evenienza. Abbiamo lavorato in questi mesi con la Protezione Civile nazionale e regionale per fare un lavoro di prevenzione, per spiegare ai cittadini dove andare in caso di problemi seri e dove sono i centri di raccolta”, ha dichiarato il governatore campano, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la presentazione del Salone Internazionale del Libro di Torino. De Luca ha sottolineato che, pur comprendendo la crescente tensione tra i cittadini, è fondamentale affidarsi alle analisi degli esperti: “Per ora il messaggio è quello della tranquillità. La situazione è sotto controllo e siamo pronti a intervenire se necessario. Ci atteniamo alle valutazioni scientifiche e alle relazioni dell’Istituto Grandi Rischi, che al momento non segnalano particolari emergenze”.
Monitoraggio costante e aggiornamenti nelle prossime ore
Nel frattempo, il monitoraggio dell’area vulcanica prosegue senza sosta, con la Protezione Civile e l’Osservatorio Vesuviano che continueranno a fornire aggiornamenti in tempo reale sull’evoluzione del fenomeno. Gli esperti invitano i cittadini a seguire esclusivamente le fonti ufficiali e a segnalare eventuali danni o anomalie alle infrastrutture. La situazione resta dunque sotto controllo, ma l’aumento repentino del sollevamento del suolo e il perdurare dello sciame sismico mantengono alta l’attenzione delle autorità e della comunità scientifica.