Camionista eroe evita un tremendo sinistro sulla Valsugana: ferma un’auto contromano

La conducente del camion, con grande prontezza di riflessi, è riuscita a rallentare il traffico e a segnalare il pericolo, impedendo così all’auto contromano di proseguire nella direzione sbagliata.

Camionista eroe evita un tremendo sinistro sulla Valsugana: ferma un’auto contromano

 Una disgrazia è stata evitata lungo la statale 47 della Valsugana grazie alla prontezza di riflessi e al sangue freddo di Sara De Bastiani, una camionista 36enne originaria di Belluno. La donna, mentre era alla guida del suo mezzo pesante, ha notato una Fiat Cinquecento che procedeva contromano nei pressi di Marter. Senza esitare, ha compiuto una manovra decisiva, rallentando il traffico e impedendo che l’auto proseguisse nella direzione sbagliata, evitando così un possibile scontro frontale con altri veicoli.

Sara ha posizionato il camion di traverso sulla carreggiata, obbligando l’automobilista a fermarsi e consentendole di riprendere il corretto senso di marcia. Il suo intervento è stato subito segnalato sulla pagina Facebook Sos47 Valsugana, una comunità di pendolari che ogni giorno affrontano il traffico di una delle strade più critiche del Trentino. Nonostante l’eroismo del gesto, Sara De Bastiani ha minimizzato il suo intervento, affermando: “Non ho fatto nulla di speciale, solo ciò che andava fatto”.

Tuttavia, la madre della conducente della Fiat Cinquecento ha voluto ringraziarla di persona per aver evitato il peggio: “Mi ha detto che le ho salvato la vita”, racconta la camionista con umiltà. Sara, madre di due bambini e moglie di un altro autista, lavora per Waldprofi, un’azienda di Anterselva specializzata nei servizi forestali. Il responsabile della logistica, Walter Schimd, ha elogiato il suo operato: “È una professionista seria e appassionata. Se potessi, ne assumerei altre come lei senza pensarci due volte”.

Per De Bastiani, guidare il camion non è solo un mestiere, ma una vera e propria passione: “Percorro tanti chilometri ogni giorno, ma non lo vivo come un peso, anzi: mi rilassa”, racconta. Il suo amore per i mezzi pesanti affonda le radici nella sua infanzia, trascorsa tra macchine da movimento terra e boschi, seguendo le orme di suo padre e di suo nonno, boscaiolo.

Dopo l’episodio, ha voluto anche lanciare un messaggio sulla sicurezza stradale, sottolineando l’importanza di una maggiore formazione per tutti gli automobilisti: “Noi camionisti siamo obbligati a frequentare corsi su corsi, ma spesso chi ne avrebbe più bisogno sono proprio gli automobilisti”. Il suo gesto è stato ampiamente riconosciuto e apprezzato, dimostrando ancora una volta come la prontezza di spirito e il coraggio possano fare la differenza sulla strada.

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