Calendario trans, foto choc in chiesa

Fanno scalpore alcuni scatti della transessuale pugliese Manila Gorio per il calendario per promuovere i diritti dei transgender. La foto incriminata scattata in una chiesa del barese

Calendario trans, foto choc in chiesa

L’intento della transessuale pugliese Manila Gorio era quello di portare all’attenzione della classe politica nazionale due temi a lei molto cari: la lotta contro la transfobia e il riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti delle persone transgender. E invece il suo nuovo calendario ha scatenato diverse polemiche soprattutto per una foto, quella che ritrae la conduttrice TV in abito da sposa con tanto di futuro marito e un frate, scatto effettuato in una vera chiesa di Acquaviva delle Fonti, cittadina alle porte di Bari.

Il calendario, che porta il logo della neonata Associazione Nazionale Transgender Italia (ANTI), fondata proprio dalla Gorio, è stato realizzato tra le città di Monopoli, Polignano a Mare, Turi, Trani e Acquaviva delle Fonti, dove si è consumato il caso che ha sollevato un polverone di polemiche.

All’insaputa del parroco (che ha appreso di questo evento dopo essere stato contattato da un giornalista), la troupe del fotografo Vito Russo, è riuscita ad accedere alla chiesa di Sant’Angelo, nel centro storico del comune ai piedi della Murgia, grazie forse all’ingenuità di qualche cittadino in possesso delle chiavi, che ne ha consentito l’utilizzo, giusto il tempo per la foto incriminata.

Infatti la piccola chiesetta viene aperta al pubblico sono poche volte all’anno, in occasione di alcune feste religiose. Il sacerdote, responsabile di questo luogo di culto, sgomento per l’accaduto, ha già annunciato di sentire il Vescovo per studiare le eventuali azioni legali.

Sul tema è intervenuto anche il primo cittadino del comune pugliese, il dott. Davide Carlucci, che in un post su Facebook ha definito questo scatto “Una cafonata”. Anche la Gorio ha utilizzato il canale social per rispondere alle polemiche: “i cattolici sono indignati, scusate ma anch’io sono cattolica! Insomma se una trans si vuole sposare in chiesa nel 2017 crea tutto questo scalpore?”.

Ma non è stata solo la foto del finto matrimonio a suscitare critiche. Quasi tutti gli scatti cercano la provocazione, come quello nel quale la Gorio, in versione mammina sexy, tiene per mano due bambini pronti per andare a scuola, chiaro riferimento al tema dell’adozione per i transgender. E a Il Giornale non è sfuggito questo particolare che “tocca la sensibilità di credenti e cattolici e sembra fare un uso propagandistico di due pargoletti”.

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