Cagnolina lanciata da un’auto in corsa muore in clinica. La denuncia: "È stato mio padre"

In un triste evento avvenuto a Ponzano Veneto, una giovane donna di Treviso ha usato Instagram per denunciare suo padre come responsabile del decesso della sua cagnolina, Piccola, lanciata da un'auto in corsa.

Cagnolina lanciata da un’auto in corsa muore in clinica. La denuncia: "È stato mio padre"

Una vicenda straziante che ha scosso la comunità di Ponzano Veneto e oltre emerge dalle profondità del dolore e della rabbia attraverso i social network. Una giovane donna di Treviso ha lanciato un grido e accusa nei confronti di suo padre, ritenuto responsabile della scomparsa atroce della sua cagnolina, Piccola, in un episodio inaudito che ha visto l’animale essere lanciato da un’auto in corsa.

Il 16 marzo, il perimetro della Cava Morganella, a Merlengo, è diventato il triste scenario in cui Piccola ha incontrato il suo destino. Lanciata da un finestrino di un’auto in corsa, è stata ritrovata in gravissime condizioni da un passante, che ha prontamente chiamato i soccorsi. Nonostante l’intervento tempestivo di volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) di Treviso e il trasporto urgente in un ambulatorio, l’animale è deceduto.

La notizia della scomparsa di Piccola ha sollevato un’ondata di indignazione, amplificata dalla decisione della figlia dell’uomo accusato di condividere la sua storia e il suo appello per la giustizia attraverso Instagram. “Diffondete il suo nome perché una persona del genere merita l’ergastolo“. Le sue parole, cariche di disperazione e rabbia, sottolineano la profondità del legame spezzato e l’ingiustizia subita da una creatura indifesa.

La comunità, i volontari dell’Enpa e il consigliere regionale Andrea Zanoni si sono uniti nel cordoglio e nella condanna dell’atto brutale, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale e legislativo per proteggere gli animali da affezione.

Il caso ha inoltre messo in luce la proposta di una nuova legge regionale per la tutela degli animali da affezione, promossa da Zanoni e attualmente in attesa di approvazione. Questo triste evento potrebbe rappresentare un punto di svolta per rafforzare le misure di protezione e sensibilizzazione, affinché gesti di tale crudeltà non abbiano più spazio nella nostra società. La storia di Piccola, con la sua fine ingiusta e crudele, è diventata un catalizzatore di emozioni e un appello all’azione.

Continua a leggere su Fidelity News