Nella tarda mattinata del 21 marzo i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di Paolo Durzu, un giovane di 32anni, fidanzato della 29enne ritrovata senza vita anche lei lo scorso mercoledì nelle stesse acque di Cala Fighera, a Cagliari. Da quanto si apprende dalla ricostruzione della vicenda, Manola Mascia era precipitata dalla scogliera nelle acque di Cala Fighera, ai piedi della Sella del Diavolo.
Vicino al suo corpo erano stati trovati il cellulare e il borsello del fidanzato, contenente i suoi documenti. Del giovane, però, non c’era traccia, sembrava svanito nel nulla. i vigili del fuoco hanno proseguito nelle operazioni di ricerca, utilizzando droni e unità cinofile per ispezionare con cura l’area.
A seguire le ricerche c’era anche una motovedetta della Guardia Costiera, che si è occupata della perlustrazione del tratto di mare circostante la zona. Il corpo del ragazzo è affiorato nella mattinata del 21 marzo: sul giovane sono state riscontrati diversi colpi alla testa che fanno pensare come anche lui si sia gettato dall’alto.
La polizia ha convocato i genitori di Durzu nella sala per deceduti dell’ospedale Brotzu. I due coniugi hanno confermato l’identità del figlio, per cui non ci sono dubbi che si tratta di Paolo Durzu. Attualmente non è dato sapere con certezza cosa sia successo, ma gli inquirenti della Squadra Mobile, capitanati da Davide Carboni, stanno cercando di mettere insieme i pezzi di questo puzzle.
Nello specifico, stanno cercando di ricostruire i movimenti della coppia per capire cosa è successo e perché si sono recati in quel luogo impervio. L’autopsia sul corpo della 29enne, che verrà eseguita a breve, potrà fornire elementi validi a spiegare la loro fine tragica. Stando ad alcuni testimoni presenti sul luogo della tragedia, Michele Mascia, fratello di Manola, avrebbe detto ai genitori di Durzu di essere i responsabili della loro scomparsa.