Una donna di 82 anni, Stefania Malu, è stata sorpresa dai Carabinieri mentre svolgeva un’attività che di solito una donna della sua età non fa: infatti la donna è stata sorpresa all’interno della sua casa, che si trova nel quartiere San Michele, mentre stava preparando almeno 200 confezioni di cocaina ed eroina pronte per essere messe in commercio e consegnare per lo spaccio. La “nonna pusher” infatti non è altro che una veterana del mestiere, ed è considerata la nonna dei pusher cagliaritani, che ha esercitato quest’attività da quando era giovane: pensate, già nel 1962 la donna era stata stata arrestata per la prima volta per spaccio di droga.
Adesso è stata arrestata e assieme a lei sono finiti in carcere altri tre uomini, suoi complici nell’attività di spaccio. L’operazione è scattata dopo varie indagini e diverse ore di pedinamenti eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Cagliari. L’attività negli ultimi tempi si era allargata e la donna era riuscita a creare un giro di droga che aveva trasformato la sua casa in un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che venivano dalla città a cercare gli stupefacenti.
Gli uomini che sono finiti in carcere insieme alla donna sono Casimiro Floris, di 54 anni, Giuseppe de Gioannis, di 38 anni, e Andrea Salinas, di 28 anni. La donna, al momento del blitz dei Carabinieri, stata preparando e confezionando le dosi in compagnia degli altri due uomini. Il terzo uomo invece faceva da palo fuori, e controllava se nell’abitazione entrasse qualcuno.
Scoperta, la donna d’impulso ha tirato le 200 dosi fuori dalla finestra, che sono state raccolte da un quarto uomo che stava per scappare ma è stato immediatamente fermato dalla Polizia che aveva visto tutta la scena. Poco prima dell’irruzione dei Carabinieri era stato arrestato anche un ex imbianchino di 54 anni, risultato dalle indagini incensurato.
Una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, sita in piazza Granatieri di Sardegna, ha portato al rinvenimento di un chilo di marijuana, e anche di due pistole e 500 proiettili. Adesso la Polizia sta cercando di ricostruire la rete di stupefacenti creata dal gruppo, che sembra sia diventata molto ampia, con un vasto giro di pusher affiliati che si rifornivano dalla nonnina di 82 anni.