Cade dal fasciatoio, bimbo di 6 mesi perde la vita ad Agira

Il piccolo Filippo ha perso la vita giovedì 13 luglio dopo essere caduto dal fasciatoio il giorno precedente. Il vasto ematoma cerebrale non gli ha dato scampo, nonostante i due interventi nel tentativo di salvarlo.

Cade dal fasciatoio, bimbo di 6 mesi perde la vita ad Agira

La Sicilia è scossa in queste ore in seguito alla diffusione della notizia del decesso di un bambino di soli sei mesi di vita. Il crudele scherzo del destino ha avuto luogo ad Agira, piccolo comune in provincia di Enna, dove il piccolo Filippo ha perso la vita il giorno dopo una caduta accidentale.

Il neonato, venuto al mondo appena sei mesi fa, è rimasto in gravi condizioni dopo essere caduto dal fasciatoio. È bastato un attimo affinché il bambino arrivasse a terra, con conseguenze che sono state per lui letali. Il fatto è avvenuto mercoledì 12 luglio, ma al momento non sono stati rilasciati alla stampa ulteriori dettagli sulla vicenda, come ad esempio chi si trovasse col bambino al momento della sua caduta e se il piccolo si trovasse nella sua casa di famiglia oppure in vacanza.

Immediata la chiamata al 118, che ha inviato sul posto gli operatori d’emergenza e disposto il trasporto d’urgenza presso l’ospedale Umberto I di Enna. Le condizioni del bambino sono subito apparse disperate, ed è stato organizzato per lui il trasferimento in elicottero presso l’ospedale Cannizzaro di Catania, un nosocomio ritenuto più attrezzato per questo tipo di emergenza.

Al Cannizzaro il piccolo Filippo, al quale era stato riscontrato un vasto ematoma cerebrale, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, seguito poi da una seconda operazione, nel disperato tentativo di salvare la sua vita. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale dei due ospedali coinvolti, per lui non c’è stato niente da fare.

Il cuore di Filippo si è infatti fermato giovedì mattina, e ne è stato dichiarato il decesso. “Non ci sono parole” ha commentato il sindaco di Agira Maria Greco. “Nulla può lenire quello che provano i familiari del piccolo. Ci stringiamo a loro nel cordoglio, che è il cordoglio di tutti noi“.

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