Caccia Russi continuano a volare in modalità invisibile nei cieli della Svezia

Venerdì notte si è verificato un nuovo episodio di avvicinamento di un caccia dell'aviazione russa ad un aereo di linea svedese. Cresce la tensione tra i due paesi mentre l'Unione Europea chiede spiegazioni al Cremlino

Caccia Russi continuano a volare in modalità invisibile nei cieli della Svezia

Venerdì notte, nei cieli di Malmoe, nota cittadina svedese, si è sfiorata una possibile tragedia. Un caccia dell’aeronautica russa è entrato nello spazio aereo scandinavo e si è avvicinato pericolosamente ad un aereo di linea, decollato poco prima da Copenhagen e diretto in Polonia. Si tratta di un episodio del tutto simile a quanto successo ad inizio dicembre nei cieli norvegesi. Episodio che testimonia le innumerevoli incursioni di velivoli militari nei cieli del nord Europa da parte dell’aviazione russa.

A rendere la questione ancora più ambigua e degna dei migliori film di spionaggio vi è il mancato uso dei trasponder da parte dei caccia. Si tratta di dispositivi che permettono la localizzazione del velivolo agli aerei di linea che in tal modo visualizzano sul loro radar la posizione dei jet e la loro tarettoria. Il mancato utilizzo del trasponder rende di fatto i caccia del tutto invisibili agli altri aerei che sorvolano lo stesso spazio aereo.

Questo nuovo episodio si inserisce in uno scenario di alta tensione nei rapporti tra la Svezia e la Russia. Tensioni nate in seguito all’avvistamento nelle acque dell’arcipelago di Stoccolma di un sottomarino russo.

A comunicare agli organi di stampa quanto accaduto è stato Johannes Hellavis, portavoce delle forze armate svedesi. Il militare ha precisato che il Ministero della Difesa del suo paese ha confermato senza ombra di dubbio l’origine russa del velivolo incriminato. L’esponente dell’esercito svedese ha poi proseguito dicendo che una volta accertata la natura esterna e potenzialmente pericolosa del velivolo russo sono prontamente decollati jet svedesi e danesi per cercare di intercettare l’intruso.

Come anticpiato, non si tratta di un episodio isolato ma di un evento che si aggiunge ad una lunga scia di situazioni analoghe. Basti pensare che nel mese di ottobre la Nato ha lanciato un alert a tutti i paesi alleati in merito ad una “significativa ed insolita” operatività militare russa nello spazio aereo europeo precisando come in meno di 48 ore erano stati avvistati oltre 26 aerei da guerra russi sorvolare il Mar Baltico, il Mar Nero e il Mare del Nord. Aerei assolutamente privi di piani di volo e del suddetto trasponder.

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